vasca di ultima generazione al san salvatore

Cinquantesimo parto in acqua, benvenuta Fabiana

L’AQUILA. «Quando mi hanno chiesto se volevo fare il parto in acqua all’inizio ero tesa: per allentare la tensione ho detto che non sapevo nuotare. E invece, è stata un’esperienza bellissima». Anna...

L’AQUILA. «Quando mi hanno chiesto se volevo fare il parto in acqua all’inizio ero tesa: per allentare la tensione ho detto che non sapevo nuotare. E invece, è stata un’esperienza bellissima». Anna Angela Bellomo parla stringendo fra le mani la piccola Fabiana. Nata poco dopo le 13, dal peso di 3,4 kg, la piccola è arrivata con la cicogna numero 50 tra le neomamme che dall’autunno scorso hanno partorito in acqua, all’interno di una vasca di ultima generazione, con tanto di percorso sensoriale e fascia multicolore. Al San Salvatore, il reparto di Ostetricia guidato dal primario Gaspare Carta, si è attivato per portare avanti numerose gravidanze di questo tipo. Ieri, è stato lo stesso primario a coordinare l’equipe, insieme a Sandra Di Fabio di Neonatologia. Lo staff medico era composto da Nora Concordia, Loredana Cerrone e Claudio Gaudieri.

«Il nostro compito», ha spiegato quest’ultimo, «è quello di valutare i casi a cui proporre questo parto alternativo. Spesso ci troviamo a dover vincere ritrosie e pregiudizi, spiegando che il parto in acqua è un metodo che può ridurre anche il 70% del dolore». Al lavoro ieri anche la neonatologa Eugenia Maranella, la puericultrice Maria Giuliani, oltre alle due ostetriche Laura Di Marco e Daniela Evangelista. «La signora Daniela è stata dolcissima», spiega la giovane madre, mentre stringe la mano del marito Fabio. Accanto l’altra figlia Adriana. (fab.i.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA