Comune, sospeso l’economo Di Pietro 

Il funzionario era stato arrestato dalla Finanza mentre scaricavano nel suo garage un ingente quantitativo di droga

SULMONA. L’economo del Comune Armando Di Pietro, arrestato dalla Guardia di finanza mentre scaricavano nel suo garage un ingente quantitativo di sostanza stupefacente, dovrà attendere ancora molto tempo prima di poter riprendere il suo lavoro a palazzo San Francesco. Il segretario comunale, Nunzia Buccilli ha infatti avviato nei suoi confronti un provvedimento disciplinare che prevede l’immediata sospensione dal lavoro a tempo indeterminato con stipendio dimezzato.
Un brutto colpo per il funzionario comunale che già aveva manifestato l’intento di poter tornare a lavorare. Subito dopo la revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari e il conseguente ritorno in libertà avvenuto lo scorso 19 dicembre, Di Pietro si era recato in Comune per parlare con il sindaco e con il segretario comunale e concordare con loro modalità e tempi per riprendere il lavoro. La prossimità delle feste natalizie consigliò al funzionario di chiedere un periodo di ferie fino al nuovo anno. Ma prima che rientrasse al lavoro Di Pietro si è visto recapitare una raccomandata che gli comunicava l’avvio di un provvedimento disciplinare con l’immediata sospensione a tempo indeterminato dal lavoro. Di Pietro e il suo legale, l’avvocato Alessandro Margiotta, non hanno voluto commentare il provvedimento limitandosi a dire che chiederanno l’immediata revoca delle disposizioni adottate dal segretario generale , perché ritenute «eccessive e affrettate rispetto a una vicenda giudiziaria in cui le responsabilità penali del funzionario comunale sono tutte ancora da chiarire». Ma memore delle contestazioni e dei ricorsi che sono arrivati da parte dei legali per ’eccessivo ritardo con cui il Comune sarebbe intervenuto con i provvedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti coinvolti nell’inchiesta sui furbetti del cartellino, il segretario comunale non ha voluto correre rischi inviando la comunicazione dell’avvio del provvedimento disciplinare, entro i termini di legge.
Come detto Armando Di Pietro venne arrestato il 2 ottobre scorso quando la Finanza fece irruzione nella sua abitazione trovando un chilogrammo e mezzo di cocaina e quattordici chilogrammi di hascisc. Quello stesso pomeriggio con Di Pietro fu arrestato anche Adriano Esposito, corriere romano, che avrebbe depositato il quantitativo di droga nel garage dell’economo. In seguito l’inchiesta ha portato ad altri due arresti, quello di Daniela Marinilli e di Guido Petrarca, ora ai domiciliari. Mentre si è reso irreperibile ed è tuttora ricercato, l’altro indagato, Massimiliano Le Donne, considerato il capo dell’intera organizzazione dedita allo spaccio di droga in città e nel comprensorio.
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