Conclusi corsi di autodifesa per le donne

Iniziativa della questura per insegnare tecniche di arti marziali per dissuadere gli aggressori

L’AQUILA. Sabato scorso si è tenuta l’ultima lezione del corso di difesa personale organizzato dalla questura dell’Aquila insieme all’associazione sportiva Gymnasium (www.sakuradojo-aq.com), con la partnership di «L’Aquila, città per le donne», nell’ambito della strategia intrapresa dalla Polizia di Stato contro la violenza di genere.

«L’obiettivo», si legge in una nota, «era quello di insegnare alle partecipanti delle tecniche di autodifesa attraverso l’acquisizione di una serie di esercizi, tecnici e comportamentali, fondati sull’arte marziale giapponese del Daito-ryu Aikijujutsu. Le lezioni sono state tenute da una donna per rendere le tecniche a misura della dimensione fisica e psicologica femminile. Ogni seduta è stata poi preceduta da un momento teorico tenuto dai poliziotti della questura che hanno fornito degli elementi conoscitivi e di autotutela sulle varie tipologie di reato delle quali una donna può essere potenziale vittima, alternati a delle “pillole” psicologiche tenute dalla dottoressa Chiara Mastrantonio di “L’Aquila, città per le donne”».

«Sabato 14 giugno», si legge ancora della nota, «sono stati consegnati gli attestati di partecipazione alle frequentatrici che hanno partecipato al corso. Il ringraziamento della questura va all’associazione sportiva Gymnasium che ha anche consentito l’utilizzo gratuito della Palestra Polisportiva Torrione e all’Aics provinciale (Associazione italiana cultura e sport-Ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni) per il contributo offerto all’organizzazione logistica. Le donne che hanno partecipato alle lezioni forniranno un feedback sulla base del quale verranno strutturati analoghi corsi da pianificare per il futuro».

Si tratta di una delle molteplici iniziative della questura finalizzate ad andare incontro alle esigenze delle donne che molto spesso sono vittime di aggressioni e molestie.

Difatti, nei mesi scorsi, un camper ha attraversato tutto il territorio provinciale (compresi i nuovi quartieri del Progetto Case) al fine di raccogliere denunce su casi di stalking o abusi sessuali nell’Aquilano. Iniziative che sono servite a far conoscere situazioni che, diversamente, sarebbero rimaste sotto traccia.

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