Concussione, Guarino nei guai

I pm chiedono il rinvio a giudizio per l’ex comandante provinciale dei carabinieri

L’AQUILA. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex comandante provinciale dei carabinieri del capoluogo abruzzese Savino Guarino, imputato per concussione, tentata concussione, omessa denuncia e omissione d’atti d’ufficio. La gran parte delle accuse mosse nei riguardi del colonnello nasce da una testimonianza resa nell’estate 2014 dall’imprenditore aquilano Gabriele Valentini nell’ambito di un altro procedimento. Nella medesima vicenda è implicato, sia pure in misura minore, anche l’ex city manager del Comune Massimiliano Cordeschi.

Lavori edili in un’abitazione romana del colonnello fatti gratuitamente. Il tutto a fronte di un ruolo istituzionale di rilievo che avrebbe indotto il costruttore (parte offesa) a sentirsi concusso. Questo sarebbe il nocciolo delle contestazioni mosse dalla Procura. Ma si parla anche di omissioni nell’ambito di provvedimenti non presi nei riguardi di alcuni militari a lui sottoposti.

La richiesta di processo, da parte dei pm David Mancini e Simonetta Ciccarelli, è l’inevitabile conseguenza di una serie di complesse indagini che si conclusero con il divieto di avvicinamento all’Aquila per l’ufficiale, poi revocato. Guarino, che contesta tutte le accuse, è assistito dall’avvocato Antonio Milo.

Nei prossimi giorni il gup fisserà la data dell’udienza preliminare.

(g.g.)

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