Confcommercio, allagati i doni per Amatrice

Guasto nel bagno della sede dell’associazione, parte dei beni destinati agli sfollati va perduta

L’AQUILA. Un improvviso guasto a una serpentina del bagno, nella notte tra sabato e domenica, ha provocato l’allagamento della sede della Confcommercio, in via Caldora, all’interno del terminal “Lorenzo Natali”.

Quando gli impiegati, ieri mattina alle 9, hanno aperto gli uffici situati al pianterreno del megaparcheggio di Collemaggio, si sono resi conto del danno provocato dall’acqua, che aveva invaso tutti i locali, compresa la sala riunioni. Proprio ieri mattina, tra l’altro, era in programma la riunione del consiglio provinciale della Confcommercio, a cui prendono parte i rappresentanti di tutto il territorio. Dipendenti e dirigenti dell’Associazione commercianti non si sono persi d’animo: armati di scopettoni, stracci e secchi hanno provveduto a raccogliere l’acqua, una decina di centimetri in tutto, aiutati dagli operai della società “M&P”, che gestisce il megaparcheggio, e che si sono offerti volontari. Così, prima della riunione, spostata in via del tutto eccezionale negli uffici della “Mobilità e parcheggi”, tutti i dirigenti della Confcommercio, in primis il direttore Celso Cioni e i consiglieri Mario Maccarone, Angelo Liberati, Giuseppe De Simone, hanno abbandonato il loro ruolo istituzionale e, sfilate giacca e cravatta, si sono rimboccati le maniche e hanno provveduto a ripulire i locali.

«Operazione che ha richiesto l’intera mattinata», spiega Cioni. «L’episodio è stato provocato dall’improvvisa perdita di una serpentina di collegamento del lavabo del bagno. Perdita avvenuta tra sabato e domenica: una coincidenza che non ha permesso agli impiegati di accorgersi subito del guasto. Quando, alle 9, sono stati aperti gli uffici, l’intera sede era invasa da almeno dieci centimetri d’acqua».

I dirigenti della Confcommercio e gli operai della “M&P” hanno provveduto anche a spostare una cinquantina di scatoloni, custoditi nella sala riunioni, contenenti generi di prima necessità destinati alla popolazione di Amatrice, colpita dal sisma. Materiale che, in settimana, sarebbe stato trasferito nelle zone terremotate.

«Parte della raccolta per Amatrice, purtroppo, è andata a male a causa dell’acqua che ha distrutto i contenitori di cartone», spiega Cioni. «Non ci sono stati altri danni ingenti agli uffici, grazie anche allo spirito di solidarietà e di collaborazione dei nostri impiegati e dirigenti». Il direttore della Confcommercio ha voluto ringraziare anche gli operai della “M&P” «che volontariamente si sono offerti di darci una mano e tutti i consiglieri, che non si sono tirati indietro di fronte alla necessità impellente di sistemare la sede». (m.p.)

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