Conservatorio, Piermarini direttore

Il docente e organista batte lo sfidante Lopes Ferreira nella successione a Carioti: «Meno burocrazia e più studenti»

L’AQUILA. Si chiama Giandomenico Piermarini ed è il nuovo direttore del Conservatorio di musica «Alfredo Casella» dell’Aquila. L’ha spuntata rispetto ad altri cinque candidati (tre aquilani, un teramano e un romano) tutti docenti del Conservatorio. Il testa a testa nel secondo turno di elezioni è stato con Alvaro Lopes Ferreira docente di musica da camera, che si è fermato a 33 voti su 98 votanti (112 erano gli aventi diritto), Piermarini ha ottenuto invece 60 preferenze, 2 schede bianche, 3 nulle. Organista e ingegnere elettronico, Piermarini è docente del Conservatorio aquilano dal 1989, attualmente insegna pratica organistica e informatica, ed è il curatore del sito web. Dal primo novembre sarà lui alla guida del Conservatorio, dopo Bruno Carioti, che lo ha diretto per quindici anni. La riforma dei Conservatori prevede che il nuovo direttore duri in carica tre anni (possibile il secondo mandato di altre tre).

«Voglio fare certamente mio l’auspicio del direttore uscente», commenta Piermarini poco dopo l’elezione, «di tenere vivi i rapporti con le istituzioni cittadine e lavorerò perché il Conservatorio possa essere inserito nei calendari artistici degli altri enti». Piermarini non era considerato un continuatore della linea di Carioti, la cui direzione è stata definita «monocratica» da alcuni avversari interni.

«Non mi sono mai posto il problema di contrappormi a Carioti», chiarisce Piermarini, «ma siamo personalità diverse. Credo che il Conservatorio debba essere una macchina che cammina con le proprie gambe. Certo, il direttore dà l’identità ma ora dura solo tre anni». Piermarini, nato nel 1958 in Umbria e sposato con una donna di Montorio al Vomano, vive a Roma. Dal 2003 è organista titolare della Basilica Papale di San Giovanni in Laterano a Roma. «Per un docente di Conservatorio, così come per un direttore, l’attività artistica è qualificante. Mi sono posto il problema dei miei impegni, ma per me al primo posto c’è sempre stato il Conservatorio. Ora vorrà dire», commenta con una battuta, «che il mio sostituto al Laterano lavorerà di più. Però voglio ricordare cosa diceva Muzio Clementi (pianista e compositore italiano, celeberrimi i suoi studi per pianoforte, «Gradus ad Parnassum», ndr) “l’arte si insegna con l’esempio”». Altri candidati alle elezioni, oltre all’eletto e Ferreira, sono stati Rosalinda Di Marco, Renzo Giuliani, Carmine Gaudieri, tutti aquilani e Maurizio Cocciolito, teramano. Tutti si sono ritirati dalla competizione dopo il primo turno. «Da direttore cercherò di dare libertà ai dipartimenti interni per avere fucine di idee più ricche. Lavorerò per un’istituzione che sia radicata nel territorio ma aperta all’internazionalizzazione soprattutto degli studenti in entrata, e a uno snellimento della macchina burocratica. E se L’Aquila sarà la capitale Europea della cultura nel 2019», sottolinea Piermarini, «lavoreremo perché il Conservatorio sia in prima linea».

Barbara Bologna

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