l’ex sindaco di pangrazio 

«Crua all’Ateneo di Teramo contro il virus»

AVEZZANO. Crua in “gestione” all’Università di Teramo, per dar vita a un nuovo centro in Abruzzo per la ricerca del coronavirus, sul modello dell’Istituto zooprofilattico.L’ex sindaco di Avezzano,...

AVEZZANO. Crua in “gestione” all’Università di Teramo, per dar vita a un nuovo centro in Abruzzo per la ricerca del coronavirus, sul modello dell’Istituto zooprofilattico.
L’ex sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, mette sul tavolo della Regione la proposta per schierare il Centro di ricerca regionale «in prima linea contro il virus. Il Crua va riattivato», afferma Di Pangrazio, «o, in subordine, se si ravvisino difficoltà dovute alla liquidazione dell’ente, la Regione proponga all’Università di Teramo (già attiva in via Pertini con Giurisprudenza) la gestione del Centro, con la concessione della struttura e le attrezzature alla facoltà di Bioscienze e Tecnologie agroalimentari e ambientali, in collaborazione con Medicina veterinaria. Quest’ultima, che si occupa anche di microbiologia, potrebbe avviare un altro centro per la rilevazione del virus, come accade per lo Zooprofilattico». Operazione che, per l’ex primo cittadino, avrebbe una valenza utile anche nel post emergenza: «La Regione», sottolinea, «attraverso una manifestazione di interesse, potrebbe affidare il Centro, con ricercatori e personale tutto qualificato, all’Università (procedura già seguita in Lombardia) con un rapporto costi-benefìci indiscutibile per la collettività. Sarebbe anche un’occasione utile all'apertura di Bioscienze e Tecnologie agroalimentari e ambientali: un connubio perfetto, per un territorio fortemente vocato, per formare professionalità nel settore. L’esperto e competente commissario Rocco Micucci, potrebbe sovrintendere al passaggio e avvio della nuova gestione».
Nell’immediato, invece, «in pochi giorni e con modica spesa», rileva Di Pangrazio, «potremmo riattivare una struttura efficiente, che in altre regioni stanno costruendo da zero. La Regione attivi tutte le strategie per contenere la pandemia del Covid-19, con soluzioni concrete e possibilità di immediata attuazione. Mentre in altre nazioni è in corso la messa a punto di un test nazionale per capire quanti sono i cittadini che hanno già gli anticorpi al coronavirus, per farle tornare alla vita normale, qui si continua a perdere tempo prezioso». In ultimo, una frecciata al consigliere regionale Mario Quaglieri: «Invece di fare supposizioni campate in aria, legga la documentazione che il commissario del Crua ha inviato alla Regione, dove viene spiegata la potenzialità dei laboratori. E ci informi sulle azioni intraprese per recuperare i fondi stanziati 3 anni fa nella programmazione regionale, per ampliare la terapia intensiva nel presidio di Avezzano: potevano avere posti per combattere il virus, che oggi non esistono». (m.s.)
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