De Cesare: Tasi più alta per abitazioni e negozi

L’ex assessore al Bilancio: così famiglie in difficoltà e commercianti in crisi Il vicesindaco Boccia: accuse ingiuste, abbiamo favorito i più deboli

AVEZZANO. Tasi più alta per abitazioni e negozi, grido d'allarme di De Cesare: «Così le famiglie sono in difficoltà e i negozi del centro chiudono».

Entro martedì i proprietari di immobili dovranno saldare il conto per la tassa sui servizi. Il Comune di Avezzano, stabilendo le nuove aliquote, ha deciso di tendere una mano alle famiglie meno abbienti azzerandogli l'imposta che, di conseguenza, è stata aumentata a tutti i cittadini con un reddito superiore a 10mila euro l'anno. In questo modo l'amministrazione è riuscita a colmare il gap e ad arrivare ai 3milioni e 900 mila euro necessari per gestire i servizi.

Le scelte messe in atto dalla giunta Di Pangrazio non sono andate giù all'ex assessore al Bilancio, Lorenzo De Cesare, che ha definito scellerata questa operazione. «Al di là della faziosa propaganda del sindaco Di Pangrazio è utile, per i cittadini avezzanesi, vedere come veramente stanno le cose e come la stangata ricadrà su di loro», ha spiegato De Cesare, «gli aumenti di fatto sono generalizzati e toccano tutti, dalle piccole unità immobiliari a quelle più grandi. Ovviamente, non sono risparmiati gli immobili commerciali anche se sfitti a causa della crisi come capita per molti di loro situati nel centro città».

Nei giorni scorsi c'è stata anche la denuncia di Lino Cipolloni il quale ha fatto notare che le aziende del nucleo industriale, oltre a pagare la Tasi per i servizi come la pubblica illuminazione, la manutenzione delle strade e del verde pubblico, anche un canone mensile al Consorzio nucleo industriale per lo stesso servizio.

«Gli aumenti interessano tutti con incrementi che partono dal 50 per cento per le abitazioni di tipo economico situate in zone popolari come la Pulcina e Pucetta, fino ad arrivare al 150 per cento per le abitazioni situate in zona Scalzagallo», ha continuato De Cesare, «la ragione di ciò è che la Tasi rimarrà invariata solamente per gli appartamenti la cui rendita non supera i 500 euro, importo sicuramente non elevato superato da moltissime unità immobiliari situate anche in zone popolari della città. La tanto sbandierata esenzione interesserà un modesto numero di contribuenti. Prima di mettere le mani nelle tasche dei cittadini sarebbe stato meglio ridurre le spese inutili di un’amministrazione sciupona». La vicenda Tasi ha animato negli ultimi mesi l'arena politica cittadina. Alla presa di posizione di De Cesare ha fatto eco il vice sindaco Ferdinando Boccia che ha ribadito la linea scelta dall'amministrazione. «No agli egoismi», ha precisato Boccia, «abbiamo rimodulato esclusivamente la Tasi, azzerandola per i soggetti più deboli e mantenendola equa per tutti gli altri. In questo momento difficile per il Paese l'amministrazione non ha guardato agli interessi di pochi ma al bene della comunità nel suo insieme e ha scelto di azzerare la tassazione della Tasi ai cittadini in difficoltà e di riordinare l'imposizione per tutti gli altri. Del resto, i mancati trasferimenti dello Stato hanno imposto una rivisitazione della tassazione locale e quindi il Comune ha scelto, in generale, di diminuire le tasse e sta lavorando per evitare che questi minori trasferimenti pesino comunque sulle tasche degli avezzanesi. A tal proposito il sindaco ha già dato precise disposizioni agli uffici affinchè coloro che in questo momento attraversano difficoltà finanziarie possano rateizzare l'imposta».

Eleonora Berardinetti

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