Dieci mesi per una risonanza

Molti utenti costretti a scegliere le strutture private

L’AQUILA. «Risonanza magnetica? Ripassi tra dieci mesi». È quello che si sentono rispondere gli utenti della Asl dell’Aquila costretti a sottoporsi a uno degli esami «salvavita». Un tempo d’attesa lunghissimo che porta molti a rivolgersi alle strutture private, con notevole dispendio di tempo e denaro. Per il problema si stanno già studiando diverse soluzione, secondo il direttore della Asl, Giancarlo Silveri.

Effettuare una risonanza magnetica, soprattutto se all’encefalo, nella Asl dell’Aquila è una vera odissea. L’esame, che permette di individuare alcune tra le più importanti patologie, ha infatti liste d’attesa lunghissime, con tempi medi tra i dieci e gli undici mesi.
«Ho chiesto di fare l’esame l’8 marzo, a seguito di un incidente stradale», spiega una donna, che preferisce mantenere l’animato, «l’appuntamento mi è stato fissato per il 23 dicembre prossimo».

Anche Antonio a febbraio scorso aveva richiesto una risonanza magnetica all’encefalo per la moglie malata da tempo e già operata alla testa. Appuntamento fissato per l’inizio di dicembre.
Niente di nuovo, secondo il direttore generale della neonata Asl unica provinciale L’Aquila/Avezzano/Sulmona, Giancarlo Silveri, che spiega: «È un problema che esisteva già prima del terremoto. Il fatto è che l’ospedale ha a disposizione una sola macchina in grado di effettuare la risonanza all’encefalo, pur essendo questo un esame molto richiesto. È questo il motivo per cui non si riescono a smaltire velocemente le liste d’attesa».

Il direttore, tuttavia, assicura di avere già nel cassetto diverse soluzioni.
«Abbiamo attivato la procedura d’?acquisto di un nuovo macchinario che possa affiancare quello con cui stiamo lavorando e che dovrebbe essere disponibile antro la fine dell’anno», spiega.
«Inoltre, cercherò di realizzare fin dai prossimi giorni un progetto obiettivo per la riduzione dei tempi d’attesa, dando la possibilità ai pazienti di sottoporsi all’esame anche fuori dagli orari stabiliti e quindi mettendo a disposizione più personale».

Già è partito anche uno studio su tutte le liste d’attesa per i vari esami che effettua la Asl.
«Appena avrò i risultati, presumibilmente entro fine mese», continua Silveri, «contatterò tutti i primari dei reparti con le liste più lunghe e studierò con loro il modo di ridurre i tempi d’attesa».
Il problema, inoltre, dovrebbe essere ridimensionato con l’introduzione del nuovo Cup (centro unico di prenotazione).
«Entro il 20 marzo sarà attivo il nuovo sistema grazie al quale sarà possibile prenotare l’esame e poi scegliere in quale delle Asl della provincia effettuarlo», afferma Silveri.

«In questo modo chiunque dovrà effettuare una risonanza magnetica, per esempio, potrà farlo all’Aquila, ad Avezzano, a Sulmona riducendo così notevolmente i tempi d’attesa».
Un modo per «tamponare» la situazione che la Asl dell’Aquila non ha in questo momento possibilità di affrontare diversamente.
«Intanto, stiamo già preparando i locali per il posizionamento del nuovo apparecchio per la risonanza», conclude Silveri.

«D’altra parte stiamo cercando di affrontare anche altre situazioni del genere: per il prelievo del sangue, per esempio, la mattina si creano file lunghissime. Proprio per far fronte a questo problema da questa settimana, anziché aprire i lavori alle 8, anticiperemo di mezz’ora ed entro i prossimi dieci giorni attiveremo altri quattro box per i prelievi che affiancheranno i cinque già esistenti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA