Disagio sociale e movida violenta: verso il piano d’azione comunale 

Primo incontro con Asl, Università e Ufficio scolastico. Domani riunione con commercianti e residenti L’obiettivo: maggiore prevenzione basata su servizi, luoghi d’aggregazione e iniziative culturali

L’AQUILA. Un piano d’azione comunale per tagliare le gambe al disagio giovanile che sfocia nella cosiddetta “movida violenta”. È questo l’obiettivo al quale vuole arrivare il percorso iniziato ieri con le audizioni nella terza commissione comunale presieduta da Fabio Frullo, consigliere eletto nella lista Civici e indipendenti che ha sostenuto il sindaco Pierluigi Biondi. Ieri c’è stata una prima riunione, alla quale hanno partecipato i rappresentanti di Asl, Università dell’Aquila e Ufficio scolastico regionale. Domani è previsto un nuovo appuntamento con i comitati di residenti e i rappresentanti delle associazioni di categoria dei gestori dei locali.
servizi per i giovani
«Sono soddisfatto di come sia iniziato questo percorso», afferma Frullo, «prendiamo atto di un disagio giovanile che esiste e che conoscevamo, e lo facciamo con le istituzioni che di questo si occupano. È necessario la più ampia compartecipazione possibile di tutte le istituzioni, per mettere in moto un processo che porti a diminuire quel disagio che è alla base di determinate degenerazioni. Dopo una seconda riunione con commercianti e residenti, ce ne sarà una ulteriore che proporrà un documento, una mozione da portare in consiglio che mi auguro condivisa da tutte le forze politiche. Una sorta di piano d’azione comunale, che individui dove e come intervenire sull’incentivazione di spazi e centri di aggregazione, impianti sportivi, iniziative culturali».
le regole un punto fermo
A fianco di questo percorso, resta però un punto sul quale non si può transigere: «Il rispetto delle regole», sottolinea Frullo, «quelle norme su utilizzo degli spazi pubblici, musica o somministrazione ci sono e vanno rispettate. Vogliamo intensificare i controlli in questo senso, nel rispetto dei diritti di tutti: quelli dei residenti», aggiunge il presidente di commissione, «ma anche quelli dei commercianti che hanno il diritto di lavorare e di portare avanti la propria attività».
ampia condivisione
La proposta dell’iniziativa nella commissione Politiche sociali è partita dalla lista civica Il Passo possibile, rappresentata in municipio da Elia Serpetti, Emanuela Iorio, Massimo Scimia e Alessandro Tomassoni. «Su luoghi di aggregazione e luoghi di cultura serve un intervento dell’amministrazione», sostiene il consigliere Tomassoni, «che vada al di là delle iniziative private. È stato avviato un dibattito importante, su una nostra proposta che ha riscontrato il favore di altri gruppi di minoranza e, ci auguriamo, porti a un’ampia condivisione anche in consiglio comunale con tutte le forze politiche della città. Le prime audizioni in commissione ci hanno permesso di analizzare in maniera approfondita il problema, quali sono le criticità, la gestione di fenomeni sociali che possono sfociare in un malessere, cosa viene già fatto e come si può continuare a intervenire, e quale ruolo può avere il Comune. L’incontro con esercenti e residenti dovrebbe affrontare problemi più pratici, come al gestione del centro storico nel rispetto degli interessi di tutti, ma l’importante è che si arrivi a trovare soluzioni strutturali».
domani si replica
Una nuova riunione della commissione è prevista per domani. All’appuntamento dovrebbero partecipare le rappresentanti di due comitati di cittadini, Claudia Aloisio di “Cittadini per il centro storico” e Roberta Gargano di “L’Aquila città di persone”. Ci saranno i responsabili locali di associazioni di categoria quali Confcommercio e Confesercenti. Se l’incontro di ieri può essere definito in linea di massima più teorico, quello di domani si annuncia più pratico, e probabilmente al centro della discussione vedrà argomenti quali ad esempio orari dei locali, iniziative ricreative, controlli nel centro storico e decoro urbano.