Sulmona

Dodicenne abusata e ricattata: dal telefonino spuntano nuovi messaggi choc

7 Dicembre 2025

La madre della ragazza scopre avances sessuali e insulti e avverte le forze dell’ordine. In questa vicenda ci sono già tre giovanissimi finiti in carcere per le violenze e i video registrati

SULMONA. «Ti va di venire con me?». È uno dei messaggi che aveva ricevuto sul proprio telefono cellulare la dodicenne di Sulmona abusata e ricattata con i video da tre giovanissimi di 14, 17 e 18 anni che sono finiti dietro le sbarre. La ragazzina, che era stata violentata tutti i giorni (dal lunedì al venerdì) per cinque mesi, come aveva raccontato agli esperti del numero di emergenza 114, lo scorso 3 luglio era stata raggiunta da messaggi dal carattere ingiurioso e provocatorio. Una violenza nella violenza. Un dramma nel dramma. Una decina di avance sessuali, arrivate da un unico contatto che la dodicenne aveva immediatamente bloccato. «Ti denuncio», aveva risposto su WhatsApp la vittima al ragazzino che l'aveva contattata lo scorso 3 luglio. A scoprire il fatto, solo ieri, è stata la madre della dodicenne controllando il telefono della figlia.

«Voglio andare fino in fondo e scoprire chi c'è dietro» annuncia la madre della minore, già provata per quanto accaduto. La donna ha richiamato il numero incriminato. «Mi ha risposto una donna straniera, forse la madre del ragazzino. Comunque voglio andare avanti» ha aggiunto la madre della dodicenne che ha dato mandato all'avvocata Maria Grazia Lepore di presentare una nuova denuncia. Emergono quindi nuovi elementi per l'inchiesta che vede al momento tre giovanissimi sotto accusa per violenza sessuale aggravata, atti sessuali con minorenne, atti persecutori e produzione di materiale pornografico. Una brutta pagina che aggiunge dolore al dolore soprattutto alla vigilia delle visite psicodiagnostiche, disposte dalla Procura dei minorenni e da quelle distrettuale, per accertare la capacità della ragazzina di rendere una testimonianza valida. La dodicenne era stata abusata e filmata dai tre ragazzini.

Il primo approccio nel parcheggio di Santa Chiara con il 14enne. Poi, dietro ricatto, la vittima era stata costretta a subire e compiere atti sessuali anche con il maggiorenne e con la "regia" del 17enne che immortalava la scena. «Se parli facciamo vedere a tutti quello di cui sei stata capace» avevano detto i tre. Uno dei video girati era stato poi pubblicato sulla chat degli amici. È in quel momento che la dodicenne ha detto basta e ha chiamato il numero di emergenza, denunciato tutto agli esperti e ai carabinieri della compagnia di Sulmona che si sono occupati delle indagini. In carcere sono finiti i tre giovanissimi due dei quali (i minori) torturati all'interno del carcere minorile di Casal del Marmo. Al momento solo il 14enne è stato trasferito all'Aquila dopo la denuncia del padre che aveva ipotizzato i reati di lesioni aggravate, minaccia, omissione d'atti d'ufficio e tortura.

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