violenze domestiche

Donna aquilana pestata a sangue dal suo convivente

La vittima trova la forza di denunciare il compagno 40enne, che risponderà di lesioni personali aggravate

L’AQUILA. La picchiava e lei nascondeva le violenze. Le prometteva che non l’avrebbe più colpita e lei gli credeva. Fino all’ultimo terribile pestaggio che l’ha convinta a denunciarlo. Ulteriori indagini della Squadra mobile dell’Aquila, coordinata dal dirigente Maurilio Grasso, hanno confermato e portato alla luce una storia di violenze quotidiane nei confronti di una donna aquilana da parte del suo compagno, F.D.G., 40 anni, anch’egli del capoluogo. Ora l’uomo è stato denunciato dalla polizia per lesioni personali aggravate. La donna, picchiata brutalmente, se la caverà in non meno di 25 giorni.

La storia di vessazioni inizia nel 2003 quando una donna aquilana intrattiene una relazione sentimentale con un concittadino, che ben presto si trasforma in pressoché stabile convivenza. Il rapporto appare subito burrascoso e altalenante: fra i due ci sono spesso liti violente scaturite soprattutto per motivi di gelosia da parte dell’uomo. Oltre i reciproci scambi di accuse ed offese, l’uomo inizia ad aggredire fisicamente la compagna in modo sempre più violento. La donna subisce i maltrattamenti e per vergogna, quando i segni delle percosse sono visibili sul suo volto o sul suo corpo, inventa scuse per i propri familiari. Inizia a inventare giustificazioni anche quando, nel 2008, si precipita al pronto soccorso dell’ospedale San Salvatore per una emorragia all’occhio.

Dopo ogni lite arrivano la riappacificazione e il pentimento dell’aggressore, che promette di non assumere più comportamenti violenti e l’affetto della vittima per lui fa sì che la stessa non sporga mai denuncia nei suo confronti.

A causa del terremoto del 2009, i due per un periodo vivono separati per cause logistiche, ma tornati sotto lo stesso tetto la situazione non cambia. Dopo l’ultima aggressione, la donna, colpita sulla schiena con un’asta, scaraventata sul letto e bloccata con forza con le mani sul viso, è costretta a tornare in ospedale, dove le vengono riscontrate ecchimosi della zona orbitaria sinistra, distorsione cervicale, contusione della spalla sinistra, ematoma del polso destro con infrazione del radio e contusioni multiple: lesioni guaribili in 25 giorni. Solo allora decide di recarsi in Questura e sporgere denuncia. Il personale della Squadra mobile ascolta le persone vicine alla donna, acquisisce le documentazioni ospedaliere, sente i medici, ottiene ulteriori riscontri testimoniali. Dopo la denuncia la stessa Squadra mobile ha notificato all’uomo l’avviso di conclusione delle indagini preliminari emesso dal pm David Mancini.

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