SULMONA

Donna muore al Pronto soccorso, la Asl dispone subito l’autopsia  

Carla Romanelli, 57 anni, è deceduta alcune ore dopo il suo arrivo in ospedale, momenti di tensione coi familiari sotto shock. La donna aveva accusato un malore mentre era in casa

SULMONA. L’Asl ha disposto d'iniziativa l’autopsia per far luce sulla morte di Carla Romanelli, 57enne di Sulmona, deceduta nella notte tra sabato e domenica, nel Pronto soccorso dell’ospedale dell’Annunziata.

La donna, stando a una prima ricostruzione della vicenda, soffriva di patologie pregresse e si era sentita male nella propria abitazione, tanto che i familiari avevano allertato il numero di emergenza del 118. Dopo le prime cure prestate nella sua abitazione, era stata presa in carico dai medici del Pronto soccorso, sottoposta a tutti gli accertamenti di routine, e tenuta sotto osservazione poiché, nel corso dei prelievi effettuati, pare fossero emersi dei valori anomali.

Le condizioni di salute della donna si sono però improvvisamente aggravate poco dopo la mezzanotte quando ha accusato un altro malore. Gli operatori sanitari hanno dovuto attivare immediatamente il protocollo d’emergenza. Ma i tentativi di rianimarla, purtroppo, si sono rivelati inutili. Romanelli è deceduta, secondo i medici che hanno cercato di strapparla alla morte, per un improvviso arresto cardiocircolatorio. I familiari hanno chiesto spiegazioni ai medici in servizio, ci sono stati momenti di tensione e di rabbia che sono poi rientrati nel corso della nottata.

Dubbi che saranno svelati dall’autopsia. Le cause della morte di Carla Romanelli saranno infatti chiarite con l’autopsia, che la stessa Asl ha disposto in autonomia, su richiesta dell’unico medico in servizio quella notte nel Pronto soccorso del presidio ospedaliero peligno.
Si tratta di un esame che, per il momento, non prevede l’intervento della magistratura, salvo denunce da parte dei familiari.
La salma della donna è stata quindi trasferita all’obitorio dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila dove, tra oggi e domani, verrà effettuato l’esame autoptico. I familiari potranno dare l’incarico a un loro perito di seguire l’esame.
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