Ecco i nomi dei furbetti del cartellino nel Comune di Sulmona

La Corte dei Conti chiede la restituzione delle somme indebitamente percepite: Santopaolo ha un debito di 120mila euro

SULMONA. Il “furbetto” più assenteista dovrà risarcire allo Stato 120 mila euro mentre quelli più “diligenti” circa 15 mila euro. Entra nel vivo l’inchiesta sui casi di assenteismo del Comune di Sulmona e per 25 dipendenti arrivano le prime contestazioni ufficiali. A notificarle gli uomini della Guardia di finanza di Sulmona, su disposizione della procura della Corte dei Conti dell’Aquila.

leggi anche: Sulmona, il furbetto del cartellino timbra e va a trovare l'amante Ecco i retroscena dell’inchiesta sull'assenteismo che ha travolto il Comune: il ciclista con il caschetto e la spesa al mercato durante l’orario di ufficio

Si tratta di veri e propri conti della spesa che l’organismo con funzioni giurisdizionali e amministrative di controllo e vigilanza sulle entrate e spese pubbliche del bilancio dello Stato ha fatto recapitare a quei dipendenti che in circa sei mesi di indagini sono stati ripresi dalle telecamere installate di nascosto dalle Fiamme gialle, mentre erano impegnati nelle attività più disparate fuorché in quelle per le quali ricevevano lo stipendio. Al danno provocato con l’assenza dal lavoro, per alcuni dipendenti molto esiguo, i giudici contabili hanno aggiunto quello d’immagine. Il Comune di Sulmona è finito sulle cronache nazionali come esempio di inefficienza amministrativa e di ente che non controlla il proprio personale.

Questi i nomi dei 25 dipendenti che hanno ricevuto le contestazioni dalla Corte dei conti e la somma che dovranno rimborsare: Marco Chiavari, (15.404,80 euro), Quirino Cianfaglione (15.053,37), Patrizia Ciniglio (15.454,57), Rosanna D’Aurelio (15.208,72), Amedeo D’Eramo (60.000,00), Giovanni Del Signore (15.522,85), Aldo Della Valle (15.068,39), Fernando Di Bartolomeo (15.019,90), Claudio Di Iorio (15.019,90), Armando Di Pietro (15.161,33), Antonella Di Placido (15.059,45), Sabrina Di Placido (15.212,40), Alessandro Ginnetti (15.254,80), Carla Grossi (15.055,14), Antonino La Porta (15.020,72), Rita Mastrangioli (15.512,75), Luigi Paolini (15.055,14), Stefano Pezzella (17.815,69), Venanzio Piccoli (15.579,13), Mirella Santilli (15.057,45), Gianpaolo Santopaolo (120.000,00), Ivana Sfronsone (15.499,16), Filomena Sorrentino (83.210), Anna Rita Spagnoli (15.337,75), Felicia Vanacore (15.327,31).

Di pari passo con l’inchiesta dei giudici contabili prosegue quella penale portata avanti dalla Procura del tribunale di Sulmona che vede coinvolte in totale 46 persone tra dipendenti comunali e quelli in organico alle cooperative che garantiscono servizi all’ente. A tutti vengono contestati, a vario titolo, i reati di falso, truffa e appropriazione indebita. A giorni sono attesi i primi avvisi di garanzia. Come si attendono i primi provvedimenti disciplinari da parte del Comune nei confronti dei dipendenti assenteisti per alcuni dei quali potrebbero scattare pesanti sanzioni, non escluso il licenziamento.

Ecco i furbetti del cartellino in azione nel Comune di Sulmona
I cartellini si timbrano anche tre o quattro alla volta e poi via al mercato e in giro per la città. Sono queste immagini a incastrare una cinquantina di dipendenti del comune di Sulmona indagati dalla guardia di finanza per truffa aggravata e false attestazioni o certificazioni nell'uso del badge

©RIPRODUZIONE RISERVATA