Esplode una bombola, feriti due coniugi

Mobili in fiamme, sfondati i vetri delle finestre. Il marito è in condizioni gravissime, anche la moglie in ospedale

TAGLIACOZZO. Una tremenda esplosione che ha frantumato i vetri, poi un secondo boato a distanza di pochi secondi, infine le urla e le richieste di aiuto. Una coppia di pensionati è rimasta ferita. Lei è ricoverata all'ospedale di Avezzano, lui è stato trasferito prima a a Roma e poi a Napoli ed è in gravi condizioni a causa delle ustioni riportate.

L'ESPLOSIONE. È avvenuta intorno alle 13.30 in via dei Cordoni. All'interno dell'appartamento c'erano Vittorio D'Amadio e la moglie Lucia. La deflagrazione ha sfondato i vetri delle finestre e incendiato mobili e suppellettili. Le fiamme, in pochi secondi, hanno avvolto il pensionato e in parte anche la donna che si trovava a poca distanza da lui.

LA FUGA. In un momento di lucidità, il marito ha afferrato la bombola da cui stava fuoriuscendo il gas per evitare ulteriori esplosioni e per salvare la moglie, ma ciò gli ha causato altre ustioni. Ciò però non gli ha impedito portare la bombola sulla terrazza, rischiando di essere avvolto da fiamme ancora più estese. Subito dopo lo ha raggiunto anche la moglie, ferita dal fuoco in più parti del corpo. I due, poi, sono rientrati in casa. I SOCCORSI. I primi ad arrivare sono stati i vicini, dei giovani romeni che hanno sentito le due esplosioni. Hanno chiesto poi l'intervento del 118 e dei vigili del fuoco. L'ambulanza della postazione di Tagliacozzo, con a bordo il dottor Luca Di Pangrazio, l'autista Nicola Simeoni e l'infermiera Chiara Sineri, ha subito avviato le procedure per limitare i danni del fuoco sulla pelle e ha trasportato i feriti al pronto soccorso dell'ospedale di Avezzano. Lei non è in pericolo di vita, mentre per lui è stato disposto prima il trasferimento nel reparto grandi ustionati del Sant'Eugenio di Roma poi, dato che non c'era posto, al Cardarelli di Napoli dove si trova ricoverato in terapia intensiva. Anche uno dei cani è rimasto ferito ed è stato portato nel rifugio per animali di Sante Marie.

LE CAUSE. Alla base dell'esplosione ci sarebbe un accumulo di gas dovuto forse a una perdita. Questa è una delle ipotesi cui stanno lavorando i vigili del fuoco. In quel momento sembra infatti che in casa fosse acceso il camino. Dalla bombola, secondo i primi accertamenti, sarebbe fuoriuscito del gas accumulandosi e formando una cappa che poi è esplosa all'improvviso una prima volta, e nuovamente pochi secondi dopo. A innescare l'esplosione proprio le fiamme del camino. Questa, però, è solo una delle ipotesi. Saranno i tecnici a chiarire la questione, consegnando nei prossimi giorni una relazione dettagliata. I danni all'abitazione, una delle più antiche del centro cittadino, sono ingenti ma non ci sarebbero state conseguenze a livello strutturale.

Pietro Guida

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