Furio Lescarini, 61 anni

Ex maestro di sci morto in casa, era lì da 11 mesi

Tagliacozzo, nessuno aveva denunciato la sua scomparsa

TAGLIACOZZO. Era arrivato nella sua casa in paese sul finire della primavera. E da quello stesso periodo di lui non si è avuta più traccia. Ieri i resti dell’uomo sono stati ritrovati all’interno della sua abitazione. Secondo i primi accertamenti del medico legale, Furio Lescarini, 61 anni, maestro di sci del Trentino, ma residente a Tagliacozzo, nella frazione di Roccacerro, è morto da circa 11 mesi. Nessuno ne aveva rivendicato la scomparsa e nessuno si era accorto finora che lui fosse all’interno dell’abitazione, deceduto probabilmente per un malore. Figlio unico, con i genitori scomparsi da tempo, senza figli né moglie, secondo la ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Tagliacozzo, che hanno eseguito gli accertamenti sul caso, l’uomo sarebbe arrivato in Abruzzo all’inizio dell’estate scorsa dal Trentino, dove aveva lavorato per molti anni come maestro di sci. Probabilmente colto da malore mentre era in casa, non è riuscito neppure a chiedere aiuto. E in paese nessuno si è accorto di nulla. A Roccacerro, quasi 1.200 metri di altitudine, sono rimasti pochi abitanti. Neppure durante l’estate era stato più visto in paese e nessuno aveva immaginato che potesse trovarsi all’interno dell’abitazione, situata in una zona isolata del paese. A preoccuparsi per le sue sorti è stato un amico di vecchia data che, in tempi di coronavirus, intenzionato a sapere che fine avesse fatto il suo vecchio compagno, ha presentato una denuncia.
Da mesi, infatti, non riusciva a contattarlo al cellulare e si era meravigliato che neanche lui avesse fatto altrettanto. Soprattutto in questo periodo di emergenza. Temendo, quindi, che gli fosse accaduto qualcosa, oppure che fosse stato contagiato dal virus, si è deciso a chiedere ufficialmente l’avvio delle ricerche. Così i carabinieri di Tagliacozzo, dopo aver ricevuto la comunicazione, hanno raggiunto subito la sua abitazione e hanno fatto sfondare la porta. All’interno c’era il corpo del maestro di sci ormai mummificato. Per tale motivo è stato richiesto l’intervento di personale specializzato che ha così recuperato la salma che è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Avezzano. La Procura ha aperto un’inchiesta sul caso e il magistrato di turno ha disposto l’autopsia al fine di chiarire le cause della morte.
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