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Fa il tiro a segno con una pistola e frantuma la finestra dei vicini

Scanno, denunciato un commerciante: nella casa colpita c’erano una donna e la figlia di pochi mesi. Trovati dodici bossoli esplosi. I carabinieri sequestrano l’arma, quasi trecento cartucce e due fucili

SCANNO. Quello che voleva essere solo un gioco ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Decide, come niente fosse, di allenarsi con la pistola nel cortile della sua abitazione, ma una pallottola non centra il bersaglio e rompe il vetro della finestra di alcuni vicini di casa, in pieno centro abitato di Scanno.

Protagonista del folle episodio un commerciante di 39 anni del centro montano, denunciato dai carabinieri per accensioni ed esplosioni pericolose e detenzione abusiva di munizioni (i militari non hanno fornito le generalità dell’uomo indagato).

Il proiettile, sparato in pieno giorno con una pistola regolarmente detenuta dal negoziante, fortunatamente non è entrato in casa ma ha infranto il vetro della finestra della sala da pranzo di una coppia di giovani, peraltro da poco diventati genitori di una bambina. Grande infatti è stato lo spavento della neo mamma, che fortunatamente al momento dell’incidente, verificatosi poco dopo le 17, era con la figlia di pochi mesi nella parte opposta dell’appartamento. La donna resasi subito conto dell’accaduto, avendo anche sentito in precedenza fragori molto simili a degli spari, ha allertato i carabinieri della stazione di Scannoi.

Entrati in casa, i militari hanno rinvenuto sul davanzale della finestra l’ogiva di un bossolo.

Immediatamente sono scattate le indagini da parte dei carabinieri che, identificato il luogo da cui il colpo poteva essere stato sparato, si sono diretti all'interno di un vicino complesso residenziale.

Lì sul posto i militari hanno incontrato il giovane commerciante, di cui sapevano che deteneva legalmente alcune armi. Gli hanno chiesto spiegazioni delle esplosioni che poco prima erano state udite.

Il 39enne ha inizialmente riferito che aveva esploso dei vecchi petardi ma, incalzato dai carabinieri, poco dopo ha confessato e ha ammesso di aver posizionato nel cortile di casa sua un pannello di alluminio cercandolo di centrarlo con alcuni colpi scagliati dalla sua pistola.

Nel corso della perquisizione i militari hanno così rinvenuto e sequestrato la pistola, 264 cartucce dello stesso calibro, di cui 64 non denunciate e 12 bossoli esplosi.

Al termine del sopralluogo nell’abitazione del giovane scannese i carabinieri hanno ritirato cautelativamente altri due fucili e le relative munizioni regolarmente detenute.

Massimiliano Lavillotti

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