Festa dell’8 marzo, oggi camper in piazza Duomo

Iniziativa della polizia: le donne potranno denunciare gli abusi subìti Al via anche un corso per imparare tecniche di difesa contro le aggressioni

L’AQUILA. Per la «Giornata internazionale delle donne» la questura ha pensato al dono più importante: la libertà di sentirsi al sicuro. Per la mattinata di oggi, 8 marzo, in piazza Duomo il Camper antiviolenza della polizia sarà a disposizione delle donne. Chiunque potrà avvicinarsi alle funzionarie di polizia, tutte donne, per chiedere consigli, informazioni ma soprattutto per chiedere aiuto. L’iniziativa è stata presentata ieri in questura dal vicequestore aggiunto Delfina Di Stefano che ha curato l’esperienza del camper e che oggi sarà in piazza Duomo. «Abbiamo previsto una tappa straordinaria del camper in segno di vicinanza a tutte le donne, ma soprattutto a quelle incatenate dalla violenza in famiglia», ha spiegato Alessandra Masciovecchio, medico della Polizia di Stato, che sarà oggi nel camper. «Il camper», ha detto, «ha già viaggiato dal 30 settembre per due mesi, toccando 30 tappe e avvicinando centinaia di donne». Nel camper saranno forniti anche numeri utili e indirizzi per chi si trovasse vittima di violenza. Per tutta la giornata poi una Volante della polizia, con sole funzionarie donne, si muoverà nei luoghi più affollati, all’uscita delle scuole di Colle Sapone e presso i centri commerciali e a tutte le donne sarà donato anche un rametto di mimosa. Inoltre avrà inizio il corso di autodifesa, per sole donne, organizzato dalla questura in collaborazione con l’associazione sportiva «Gymnasium», la polisportiva Torrione (dove si svolgeranno le lezioni), e l’ente di promozione sportiva Aics, coordinato da Gianni Padovani, che ha contribuito alle spese.

Dodici lezioni per 20 donne che si sono iscritte dal 26 febbraio, i corsi saranno tenuti dall’istruttrice Dina Del Tosto. «Il corso fornirà un mix di tecniche di difesa, di liberazione e di colpo e nozioni sul comportamento tenuto dagli aggressori», ha spiegato Giuseppe Sorbo, sovrintendente della Polizia di Stato e istruttore di arti marziali dell’associazione Gymnasium. «Essenziale sarà anche l’aspetto preventivo. Lavoreremo anche sull’atteggiamento della vittima per sviluppare la capacità di chiedere aiuto. Le lezioni saranno sempre precedute da un momento conoscitivo. L’arte che insegneremo è la Daito-Ryu che si fonda sull’ Aiki, la tecnica della cedevolezza».

Rilevante sarà l’educazione al senso di sé, come ha spiegato Chiara Mastrantonio dell’associazione «L’Aquila città delle donne», che si occuperà delle cosiddette pillole psicologiche: «Insegneremo», ha detto, «a riconoscere le emozioni e a gestirle, e in particolare a trattare con la paura. Cercheremo anche di insegnare la percezione dell’ambiente esterno».

Barbara Bologna

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