Festa della Libera, ecco il Comitato

Pratola, molti giovani nel sodalizio che punta a restaurare il santuario

PRATOLA PELIGNA. Nasce con l’idea di porre maggiore attenzione alla ristrutturazione del santuario della Madonna della Libera. Si tratta del nuovo Comitato feste da poco inaugurato a Pratola Peligna. Il neo sodalizio, formato da tanti under 30, vuole combinare calendario dei festeggiamenti, religiosità e dare una mano al reperimento dei fondi per rimettere in sicurezza il santuario. Non solo. Tra le carte del Comitato, anche le sfide rappresentate dai cambiamenti delle abitudini e dalla crisi che rischiano di ridurre i fondi da destinare alla festa dalla Madonna della Libera. «Vogliamo lasciare un segno concreto sia per i festeggiamenti che per la messa in sicurezza del santuario», ha evidenziato il neo presidente Gianlorenzo D’Andrea, «siamo consapevoli che i tempi sono cambiati e realizzare una festa come quella della Madonna Della Libera è un’impresa difficoltosa, ma con l’aiuto della popolazione contiamo di fare bene e rendere i giovani protagonisti nella gestione delle tradizioni locali».

Con lui, un Comitato formato da circa 20 persone, tra cui la “mastra” Elide Di Cesare e i vice Riccardo Santacroce e Luca Casasanta.

«Siamo un gruppo molto affiatato che lavora in sinergia. Tra noi», conclude, «ci sono anche persone con più esperienza che ci guideranno durante i vari procedimenti». Il nuovo gruppo ha avuto anche il via libera da parte di padre Renato, parroco di Pratola. Il santuario è stato fortemente danneggiato dal sisma del 2009. Dopo alcuni interventi di recupero, al suo interno, ancora oggi ci sono tiranti e paratie in legno che sono state sistemate per consentire l’accesso nella chiesa durante le funzioni religiose. Inoltre, sono stati diversi gli interventi realizzati proprio per aumentarne la sicurezza. In passato era nato anche un Comitato specifico che perseguiva lo scopo. Al momento, però restano alcune necessità e ulteriori lavori sarebbero necessari per porre in totale sicurezza il santuario e rimuovere tiranti e paratie. Per questo si spera nella determinazione e nello spirito del neonato Comitato.

Federico Cifani

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