Marco Musichini, il maresciallo della finanza originario di Castellafiume, morto in Val d'Aosta

VALLE D'AOSTA / TRAGEDIA IN MONTAGNA

Finanziere muore durante un'esercitazione

Marco Musichini, 42 anni, originario della Marsica, è precipitato per 150 metri mentre scendeva dal Monte Rosso di Vertosan

CASTELLAFIUME. È morto dopo un volo di 150 metri davanti agli occhi dei colleghi, sul Monte Rosso di Vertosan, a 2.940 metri di quota, nell’alta Valle d’Aosta. Marco Musichini, 42 anni, maresciallo della Guardia di finanza, era originario della Marsica. Il padre Giovacchino, ristoratore, è di Castellafiume, e la mamma Olga D’Orazio è di Roccavivi, frazione di San Vincenzo Valle Roveto. Musichini stava partecipando a un corso di aggiornamento in scialpinismo delle Fiamme gialle in qualità di componente del Soccorso alpino della finanza (Sagf), stazione di Entrèves.
UNA PASSIONE. La montagna per lui non era solo un lavoro, ma il suo grande amore, ereditato dal padre, ancora oggi membro dell’associazione alpini del gruppo di Castellafume. Una passione dalla quale è stato tradito. Il finanziere stava eseguendo alcune manovre con il gruppo di cinque alpinisti.
Qualcosa però non ha funzionato come avrebbe dovuto perché è scivolato in una zona impervia, per poi finire, dopo un volo nel vuoto, prima sul ghiaccio e poi su un costone roccioso. La violentissima caduta è terminata ai piedi di uno spuntone roccioso. Il medico del servizio del 118 non ha potuto fare altro che constatare la sua morte procurata dai trami. I colleghi del militare non hanno riportato ferite o lesioni.

Un'operazione del soccorso alpino della guardia di finanza
LA DINAMICA. Il gruppo si trovava in vetta. Il tempo era buono e l’ascesa era avvenuta senza problemi particolari. Più problematica, invece, la discesa da parte della pattuglia. I colleghi si trovavano a una distanza di 30-40 secondi l’uno dall’altro per motivi di sicurezza. Musichini è stato l’ultimo a lasciare la vetta. Due commilitoni, nel momento in cui si trovavano alla base del monte, hanno assistito alla tragica caduta del loro compagno. Impossibile, viste le circostanze, capire cosa sia accaduto al militare durante i primi istanti di caduta. Si ipotizza che uno degli sci abbia urtato uno spuntone di roccia. Il contatto imprevisto avrebbe fatto perdere l'equilibrio al militare.
Ieri i finanzieri della stazione Sagf di Entreves hanno eseguito una ricognizione per provare a chiarire la dinamica dell’accaduto. È stata sostanzialmente confermata la prima ricostruzione secondo cui la vittima sarebbe scivolata prima per 40-50 metri sul ripido pendio ghiacciato, per poi fare un salto di roccia di circa 100 metri, terminato sul plateau sottostante. Le cause dell’incidente sono comunque ancora in fase di accertamento da parte della Procura di Aosta.
I SOCCORSI. È stato lanciato subito l’allarme. I colleghi hanno tentato di raggiungere il corpo del finanziere calandosi dalla roccia. L’unico modo per far intervenire i soccorsi è stato quello aereo. In pochi minuti è arrivato l’elisoccorso alpino della Val d’Aosta. Purtroppo le lesioni riportate si sono rivelate troppo gravi e per lui, al momento dell’arrivo dei sanitari, non c’era più nulla da fare. Il corpo del 42enne è stato trasportato all’obitorio di Aosta per allestire la camera ardente. I funerali saranno celebrati oggi alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Sant'Orso, ad Aosta dove arriveranno molte persone dalla Marsica.
LASCIA MOGLIE E FIGLIA. Musichini era sposato con Chiara ed aveva una figlia adolescente di nome Melissa.
Il militare era nato ad Arcinazzo Romano dove i due genitori si erano trasferiti dalla Marsica per aprire una pizzeria insieme al fratello del padre, anche lui di Castellafiume.
Una volta entrato nella Guardia di finanza era stato collocato in servizio in Val d’Aosta dove si trovava ormai da 15 anni. Nella zona aveva partecipato a una selezione con il sogno di entrare nel Sagf dopo essersi fatto le ossa all’interno dell’unità antiterrorismo dei Baschi verdi. Il comandante regionale delle Fiamme gialle, il generale Raffaele Ditroia, proprio su questo aspetto ha ricordato il 42enne come «un professionista di altissimo livello», ma anche «un bravissimo ragazzo, una persona perbene mite ed educata, un ottimo militare. Un grande lutto e una grande perdita per noi tutti».
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