Framiva, il tribunale revoca la chiusura 

Dopo la protesta di ieri mattina dei lavoratori davanti al Palazzo di giustizia e l’intervento degli avvocati. Udienza il 22 gennaio

L’AQUILA. La protesta di ieri mattina ha sortito l’effetto sperato: il tribunale dell’Aquila ha sospeso l’atto che imponeva alla Framiva di lasciare lo stabilimento entro oggi. Non si blocca così l’attività produttiva, almeno fino al 22 gennaio, quando verrà discusso il ricorso presentato dall’azienda.
La buona notizia è arrivata dopo che ieri mattina i lavoratori dell’ex Otefal di Bazzano avevano inscenato un sit-in davanti al Palazzo di giustizia, mentre gli avvocati della Framiva incontravano il giudice delegato. Si erano mossi tempestivamente anche i sindacati, chiedendo l’apertura di un tavolo in Prefettura. Oggi i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm avranno un confronto con l’azienda, per capire cosa può succedere nelle prossime settimane. Il sito aquilano occupa 62 persone, ricollocate dall’impresa di Varese, che nel 2015 si è aggiudicata all’asta lo stabilimento. L’azienda ha dichiarato di aver versato finora rate per 6 milioni di euro, ma l’atto di decadenza dell’aggiudicazione è stato motivato con il mancato pagamento dell’ultima tranche di quanto dovuto. Venerdì scorso è arrivato il provvedimento di sfratto firmato dal tribunale, che doveva diventare esecutivo nella giornata odierna.
Una trentina di operai ha deciso quindi ieri di manifestare davanti al Palazzo di giustizia, esponendo uno striscione con la scritta: “Framiva, l’azienda vuole saldare, lasciateci lavorare”.
Nel frattempo, gli avvocati hanno ottenuto la sospensione dell’atto. Tra i 62 lavoratori permane però la preoccupazione: finora gli stipendi sono stati pagati regolarmente, la produzione è entrata a regime, ma una chiusura, anche temporanea, del sito potrebbe avrebbe conseguenze pesanti sull’occupazione.
«L’atto che imponeva di lasciare lo stabilimento è stato sospeso», spiega Clara Ciuca della Uilm, «e questo permetterà di non bloccare l’attività produttiva. Adesso cercheremo di capire cosa può succedere, anche in base all’udienza del 22 gennaio sul ricorso presentato dalla Framiva. Noi riteniamo che in un territorio come il nostro», sottolinea Ciuca, «non ci si possa permettere di perdere neanche un posto di lavoro e continueremo a lottare per la salvaguardia dell’occupazione». I sindacati avevano organizzato per oggi un sit-in, poi revocato, davanti alla fabbrica di laminati, nel nucleo industriale di Bazzano.
La Framiva Metalli è una Società a responsabilità limitata, con un capitale sociale di 1.206.856 euro e si occupa della produzione di metalli.
Framiva Metalli è una società leader nella produzione di nastri, dischi, bandelle e lamiere di metalli non ferrosi e nella distribuzione di estrusi e trafilati. L’azienda, con i 62 dipedenti, tra lavoratori e lavoratrici, opera nel sito del nucleo industriale di Bazzano dal 2015.
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