Frittata di 99 metri e gara del solco dritto alla festa del grano 

La frazione di Pianola mobilitata per due giorni di eventi Oggi il ricordo del fondatore del presepe vivente

L’AQUILA. Centinaia di persone hanno partecipato, lo scorso fine settimana, a Pianola, all’ultima tappa della Festa del grano: la trebbiatura. Si tratta di un progetto che vuole distinguersi nettamente dal concetto di sagra tradizionalmente inteso. Si tratta, nelle intenzioni dei promotori dell’iniziativa, di una riscoperta di antiche tradizioni attraverso il coinvolgimento dei giovani e l’esempio degli anziani, memoria storica dei gesti e delle consuetudini di una volta.
COMMEMORAZIONE. Un grande successo per la frazione, che si appresta a commemorare il presidente storico del presepe vivente “Come a Betleem” Andrea Corridore, a un anno dalla sua scomparsa. L’appuntamento è per questa sera alle 19 in località Fossa, a Pianola, dove la notte di Natale si svolge il presepe vivente da più di 40 anni. Dopo la messa del parroco don Luciano Bacale Efua, il gruppo artistico “Come a Betleem” ricorderà lo storico presidente con una suggestiva iniziativa.
CENA. Domenica, sempre il gruppo “Come a Betleem” ha organizzato una cena di autofinanziamento del presepe nella piazza del paese. Tutto il ricavato sarà devoluto all’organizzazione della manifestazione natalizia più antica del territorio.
PREMIAZIONE. Il 19 agosto, invece, saranno premiati i vincitori delle gare della festa del grano, sempre nell’ambito di una cena che si terrà al centro del paese. L’iniziativa, organizzata dall’associazione “Pianola Pianola Pianola” riscuote ogni anno maggiore successo. I protagonisti della due giorni sono stati i mezzi agricoli d’epoca, risalenti agli anni Cinquanta e Sessanta. Moltissimi i partecipanti anche ai giochi agricoli, come la gara del solco più dritto col trattore o a mano e il tiro del formaggio. Anche quest’anno, inoltre, è stata riproposta la frittata con l’ortica che tanto successo ha riscosso negli anni passati. Una frittata prodotta da ben 999 uova e lunga 99 metri, in onore della città dell’Aquila. Un piatto da record, per realizzare il quale sono state coinvolte le donne del paese. Giochi speciali anche per i ragazzi diversamente abili. «Un modo di ritrovarsi insieme e di insegnare alle nuove generazioni le tappe principali della lavorazione del grano», ha commentato il coordinatore dell’associazione, Orazio Totani. «Quest’anno, più che nel passato, abbiamo riscontrato una grande attenzione da parte non solo della frazione, ma anche della città e dei centri limitrofi, nei confronti dell’iniziativa. Speriamo che questa nostra festa possa continuare a crescere».(m.c.)
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