Il gatto colpito con una balestra

SCOPPITO

Gatti impallinati a colpi di fucile o trafitti da frecce

Dopo l’allarme dei residenti partono le indagini. E a Santa Barbara allarme esche avvelenate

SCOPPITO. Un gatto è stato impallinato a colpi di fucile. Un altro è stato trafitto da una freccia sparata da una balestra. E poi ci sono i mici che si sentono male all’improvviso e muoiono, probabilmente avvelenati. Sono atti criminali quelli che stanno accadendo a Scoppito, in via Santa Dorotea, ai danni di una colonia felina regolarmente censita.

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Episodi che vanno avanti da tempo e ormai preoccupano i residenti, vista l’efferatezza e le armi con cui vengono compiuti. Chi si occupa della colonia ha informato i carabinieri. E intanto, nel quartiere di Santa Barbara all’Aquila, le forze dell’ordine sono al lavoro per individuare chi ha ucciso con esche avvelenate i gatti appartenenti a un’altra colonia felina: alla denuncia effettuata dall’associazione di volontari 99 Gatti Aq si è aggiunta quella del Nucleo guardie eco zoofile dell’Oipa.

«Non sappiamo più come difendere questi poveri animali», dicono alcuni residenti di Scoppito, «vista la crudeltà con cui qualcuno si sta scagliando contro la colonia felina, regolarmente censita e autorizzata, che staziona in via Santa Dorotea. Siamo riusciti a salvarne alcuni, ricorrendo alle cure veterinarie a nostre spese. Ma ormai la situazione sta degenerando. Un gatto è stato colpito con una scarica di pallini, come abbiamo scoperto in seguito a un’ecografia, e un altro con una balestra: fortunatamente la freccia lo ha ferito al collo in maniera lieve ed è stata estratta dal veterinario, che ha stilato un verbale dell’accaduto. Altri mici, meno fortunati, sono morti avvelenati. Chi è capace di fare del male agli animali, magari senza neanche sapere che sta commettendo un reato penalmente punibile, potrebbe fare anche di peggio».

Dopo la strage di gatti nel quartiere di Santa Barbara denunciata dall’associazione 99 Gatti Aq, sono intervenute anche le guardie zoofile: «Ricordiamo», dicono dall’Oipa, «che chiunque commetta un crimine del genere è soggetto a denuncia penale di maltrattamento e uccisione di animali, secondo la legge 189 del 2004 ed è punito con la reclusione da tre mesi a un anno con la multa da 3000 a 15000 euro. Le forze dell’ordine sono al lavoro per individuare il responsabile e procedere legalmente».

I volontari che si occupano della colonia hanno lanciato un appello: «Si prega chiunque abbia qualche informazione di avvisarci anche in forma anonima. Bisogna smetterla di fare finta di niente e combattere contro questi gesti criminali. Mai più deve accadere un gesto del genere. Grazie a tutti per il sostegno che state continuando a darci».

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