Gestione Verdeaqua, prima discussione 

Domani il bando per il complesso sportivo chiuso da due anni approda in Commissione Bilancio 

L’AQUILA. Approderà domani in Commissione bilancio la delibera di giunta contenente il bando di gara per l’assegnazione della nuova gestione del complesso Verdeaqua, chiuso dall’ottobre 2018. Il passaggio in Commissione, e quello conseguente in consiglio, sono propedeutici alla pubblicazione della gara sulla Cuc, la Centrale unica di committenza comunale. Il nuovo bando prevede una gestione ventennale dell’intero centro sportivo, a un canone concessorio di 18 mila euro annui. Il soggetto subentrante dovrà tuttavia pagare di tasca propria i lavori di riqualificazione del complesso, quantificati in 598 mila euro. In più dovrà corrispondere al Comune altri 100 mila euro annui «per oneri sostenuti dall’amministrazione». Si tratta della fideiussione che il Comune firmò a beneficio della Verdeaqua Smile (il vecchio gestore), a garanzia del mutuo stipulato da quest’ultima con il Credito sportivo. Quando la piscina, due anni fa, venne chiusa, di quel mutuo rimanevano ancora da pagare circa 1,7 milioni. A seguito di una diffida inviata dall’istituto creditizio, il Comune ha dovuto estinguere il debito, ma ora vuole rientrare dell’esborso. Di qui l'inserimento della quota annua aggiuntiva di 100 mila euro. Il bando prevede anche la clausola sociale che i sindacati avevano chiesto a tutela dei livelli occupazionali, per la riassunzione di tutti e 18 gli ex dipendenti della Verdeaqua Smile, attualmente sotto Naspi. Lavoratori e Cgil, però, sono preoccupati che la gara (che tra l’altro richiederà tempi abbastanza lunghi, essendo una gara di tipo europeo) possa andare deserta a causa delle condizioni di gestione troppo onerose. Anche il centrosinistra vuole vederci chiaro, soprattutto in merito alla scelta della giunta di voler recuperare i soldi spesi per estinguere il mutuo.
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