Gignano in festa per la nuova chiesa

Folla all’inaugurazione dell’edificio sacro demolito e ricostruito dopo il sisma

L’AQUILA. Festa a Gignano per l’inaugurazione della nuova chiesa di Santa Maria Assunta, ricostruita in via dei Cappuccini al posto di quella demolita dopo il terremoto. A benedire l’edificio sacro l’arcivescovo Giuseppe Petrocchi, che ha celebrato la messa insieme al parroco don Bruno Tarantino. In una chiesa gremita, il presule ha benedetto l’acqua che è stata usata poi per aspergere i presenti, le mura e le suppellettili della struttura in cemento e legno. Tutto nuovo, interno ed esterno. Esposta anche un’opera donata dall’artista Lia Garofalo.

«È con grande gioia che siamo qui a inaugurare questa nuova struttura», ha detto l’arcivescovo nell’omelia. «Questa chiesa è il simbolo della volontà popolare di riaprire al culto la chiesa che c’era prima del sisma, nello stesso punto in cui era». Ma quella che è stata benedetta non è solo una struttura fisica, ha spiegato Petrocchi: «Esistono due tipi di muri, di strutture: quelli fisici, fatti di pietre, e quelli dello spirito. E nel ricostruire la chiesa qui non si sono solo messe pietre una sopra l’altra, ma si sta compiendo un percorso nello spirito» per un cammino di grande importanza, ma anche, ha ricordato Petrocchi, un percorso che chiama i cristiani a «grandi responsabilità». Subito dopo il sisma la vecchia chiesa di Santa Maria Assunta a Gignano fu demolita, non senza polemiche, e alcune delle travi del tetto furono usate dai vigili del fuoco per realizzare il monumento alle vittime del sisma posizionato di fronte alla Casa dello studente in via XX Settembre. (r.p.)

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