Giudice contesta la multa, il Comune paga 

L’ente liquida 839 euro di spese di lite dopo la transazione con il magistrato Roberto Ferrari

L’AQUILA. La giunta comunale ha autorizzato una transazione di poco più di 800 euro a favore di un giudice del tribunale, Roberto Ferrari. La transazione si riferisce a “spese di lite” relative a una causa per l’annullamento di una multa che i vigili elevarono al magistrato il 13 giugno 2016 per una presunta infrazione al codice della strada. Il magistrato contestò subito la multa e fece ricorso al giudice di pace in “opposizione alla sanzione amministrativa”. Il giudice di pace accolse il ricorso perché “il comando di polizia municipale ha provveduto in autotutela ad annullare il verbale” e compensò (divise per due) le spese di lite. Il magistrato impugnò la sentenza del giudice di pace davanti al tribunale civile nella parte “in cui non veniva riconosciuta la condanna alle spese di lite nei confronti del Comune in ragione dell’avvenuto annullamento in autotutela operato dallo stesso organo accertatore che aveva, quindi, riconosciuto il proprio errore nella emanazione del verbale di infrazione”. Dunque per il ricorrente il Comune doveva pagare tutta la cifra relativa alle spese legali. “A seguito di interlocuzioni intercorse col difensore del dottor Ferrari”, è scritto nella delibera di giunta, “è stata manifestata la volontà di addivenire a una definizione transattiva sulla base del pagamento delle spese di lite del doppio grado calcolate secondo i minimi tariffari previsti dalla legge anziché secondo il valore dei medi tariffari, e con esclusione delle spese stragiudiziali, pure richieste da parte dell’appellante. La somma complessivamente richiesta IL 14 settembre 2019 dal dottor Ferrari a titolo di compenso legale per il doppio grado ammonta a 697 euro calcolata facendo applicazione dei minimi tariffari anziché di 992 euro che verrebbe presumibilmente riconosciuta dal Tribunale civile facendo applicazione dei valori medi. A tale somma sono da aggiungere ulteriori 142 euro di rimborso spese per contributo unificato, notificazione atti e valori bollati sostenuti dalla controparte per un totale complessivo di 839 euro”. La giunta, ritenuto “che la definizione transattiva della lite appare conveniente per quest’amministrazione, atteso che, al contrario, l’esito prevedibile del giudizio pendente non si palesa in termini favorevoli per l’ente, tenuto conto che la proposta prevede il rimborso delle spese di lite calcolate secondo i minimi tariffari anziché secondo i medi e con esclusione delle spese stragiudiziali pure richieste dall’appellante e presumibilmente dovute in caso di esito sfavorevole del giudizio, autorizza la transazione tra il Comune e il dottor Roberto Ferrari. All’impegno della spesa conseguente si procederà con successivo atto e soltanto a seguito della sottoscrizione del citato accordo transattivo a valere sul capitolo “Spese per liti, arbitrati e risarcimenti” sia per ciò che riguarda le spese legali, sia per ciò che riguarda il rimborso spese per contributo unificato, spese di notificazione e valori bollati sostenuti dalla controparte: 839 euro”.