Giuliani (effetti speciali): «Il cinema tra finzione e realtà»
AVEZZANO. L'ultimo giorno con Gabriele Giuliani, tecnico degli effetti speciali del film "Reality", Gran premio speciale della Giuria a Cannes, un interessante viaggio nel mondo della scenografia...
AVEZZANO. L'ultimo giorno con Gabriele Giuliani, tecnico degli effetti speciali del film "Reality", Gran premio speciale della Giuria a Cannes, un interessante viaggio nel mondo della scenografia cinematografica. Dopo un excursus di pietre miliari del cinema americano, Giuliani si è messo a nostra disposizione.
È nato prima il cinema o il desiderio di stupire il pubblico? E quale dei due è stato fondamentale per l'invenzione dell'altro?
«Per rispondere chiamo in causa un mio professore universitario il quale immaginava che la comunicazione viaggiasse su una croce in cui i due assi sono rappresentati dal messaggio e dalla tecnologia che lo veicola. Il messaggio fa parte della storia che si vuole raccontare, la tecnologia è come si racconta. Poiché il cinema è un modo di narrare una storia per affascinare il pubblico, l'arte di stupire nasce insieme, è uno strumento in più».
Si può realizzare un prodotto anche con poco budget?
«Non è importante avere tanti soldi, quanto possedere idee e passioni per realizzarle. Sicuramente un po' di budget aiuta, ma l'importante è non immaginare questo lavoro come risparmio, altrimenti si arriva all'improvvisazione e alla poca professionalità. La tecnologia digitale deve essere commisurata al messaggio che vuoi vincolare».
In quali casi si usano gli effetti speciali? Come si decide se fare uso di quelli digitali o tradizionali?
«Dipende da molti motivi, primo tra tutti il budget: se tecnologicamente sai che puoi realizzare una ricostruzione in forma virtuale verosimile, allora batti quella direzione, ma se il prodotto che ti viene mostrato non ti soddisfa devi scegliere un'altra inquadratura. Poi entra in gioco anche l'impossibilità fisica di creare una scena: si pensi ad Harry Potter che vola sulla scopa».
Infine la coordinatrice Maria Luisa De Petris ci ha lasciato con una nota su cui riflettere: «Quello che abbiamo visto riguardo gli effetti speciali si utilizza anche in altri settori(dalle protesi alla telemedicina). Dunque non sono tecnologie slegate dalla vita reale, a volte addirittura la migliorano».
Nicole De Angelis, Maria Teresa Maccallini, Dora Cichetti
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