Gran Sasso, si lavora per l’estate L’anno scorso 100mila presenze 

Il piano del Centro turistico: accessi regolamentati, infopoint alla Villetta, mappe e biglietti online Il nodo del cantiere al palo per l’albergo di Mussolini e lo stallo per l’hotel Cristallo a Fonte Cerreto

L’AQUILA. Con le piste ancora abbondantemente innevate, la stazione sciistica di Campo Imperatore si prepara alla stagione estiva. In attesa di sapere come e quando si potrà ripartire, si stanno mettendo a punto piccoli interventi per migliorare l’accoglienza, tenendo presenti anche i grandi numeri registrati lo scorso anno, quando il Gran Sasso è stato meta, dopo il lockdown, di oltre100mila persone, complice anche il boom del turismo montano. Intanto, la speranza è che possano partire al più presto i lavori di restauro dell’hotel di Campo Imperatore e che si sblocchi la vicenda del’hotel Cristallo.
STAGIONE ESTIVA. «Aspettiamo indicazioni per la prossima stagione estiva», spiega l’amministratore unico del Centro Turistico del Gran Sasso Dino Pignatelli, «e anche che diminuisca la quantità di neve, che è ancora tanta. L’idea è di organizzare l’accoglienza e migliorare la fruibilità della nostra montagna, ad esempio sistemando l’area parcheggi nella zona delle Fontari, in modo che si possa arrivare in quota, sia con la funivia che con i mezzi privati, ma regolamentando gli accessi. Intanto, stiamo attivando un infopoint a Fonte Cerreto e stiamo dotando il sito della stazione di mappe interattive, per dare indicazioni su piste e soprattutto sentieristica. Sarà attivata anche la biglietteria on-line. Si tratta», sottolinea Pignatelli, «di piccoli interventi in previsione di un’affluenza che durante i mesi estivi potrebbe bissare i numeri del 2020. Insomma, vogliamo essere pronti, anche se recuperare, in minima parte, un’intera stagione invernale saltata è praticamente impossibile». Anche la stazione aquilana usufruirà dei ristori concessi dalla Regione, con due milioni a fondo perduto destinati a 20 gestori degli impianti sciistici attrezzati, rimasti fermi a causa della pandemia: «L’obiettivo è uscirne con le ossa il meno rotte possibile», commenta Pignatelli, «ma intanto ci dev’essere chiarezza a livello nazionale su come possiamo muoverci».
LAVORI AL PALO. Pignatelli si augura che nel frattempo possa finalmente partire il restauro dello storico albergo di Campo Imperatore, rimasto al palo sotto la gestione del Provveditorato Opere Pubbliche: «Dopo che il progetto è tornato nelle mani del Comune», dice l’amministratore del Ctgs, «ci sono state varie riunioni e sono state apportate alcune rettifiche. Si era prospettato di indire la gara per l’affidamento dei lavori entro marzo o aprile, ma la procedura ancora non viene aperta. Speriamo si acceleri e si possa aprire il cantiere». Il gioiello del Gran Sasso – in cui venne tenuto prigioniero Benito Mussolini dal 28 agosto al 12 settembre ’43 – è chiuso e abbandonato. Il progetto di ristrutturazione di 4 milioni è stato finanziato nell’ambito dei fondi Cipe post-sisma. C’è anche un altro intervento da sbloccare: quello per l’affidamento della gestione dell’hotel Cristallo di Fonte Cerreto, già ristrutturato. I due alberghi sorgono entrambi su aree di uso civico e va risolto il contenzioso tra l’Asbuc di Assergi e il Comune.
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