La Questura: adesso i controlli funzionano

«I furti? Scoperti solo ora ma commessi mesi fa»

Finora le zone più colpite dagli sciacalli sono state quelle vicine all’imbocco dell’autostrada

L’AQUILA. «I furti ci sono stati ma la maggior parte sono stati commessi tempo fa anche se la gente li sta scoprendo ora tornando nelle case. Comunque il piano di prevenzione funziona e va avanti la lotta agli sciacalli».
Il portavoce della questura, Ettore Marmiroli, da noi sentito in relazione alle denunce e proteste per i furti commessi dagli sciacalli, spiega quale è la situazione.

«Non c’è dubbio che ci siano stati dei furti», afferma, «ma molti sono stati commessi subito dopo il sisma quando ci si stava ancora organizzando per contrastarli. Poi, in mezzo a questi episodi, ci sono molte violazioni di domicilio, ovvero gente che è penetrata nella abitazioni ma non ha potuto prendere nulla in quanto i proprietari delle case avevano già portato via gli oggetti di valore. Comunque un piano contro lo sciacallaggio esiste e dei risultati li abbiamo avuti come, di recente, gli arresti di due persone nella zona di Pettino». «Le cose andranno meglio», conclude, «quando non dovremo sorvegliare alcuni Map nelle periferie che sono stati arredati ma non sono ancora abitati e destinare altrove le forze di polizia impegnate lì».

Ma sia la polizia che i carabinieri hanno sempre detto, al riguardo, che ci sono delle difficoltà obiettive per controllare un territorio esteso come quello del capoluogo di regione dove ci sono centinaia di condomini disabitati.
Comunque, successivamente al sisma, i furti sono stati davvero tanti e uno delle zone maggiormente prese di mira dai malviventi sono quelle di Pettino e, più in particolare, via Amiternum, dove sabato scorso c’è stata una breve manifestazione di protesta contro la raffica di furti. E altre zone prese di mira dai ladri, per la maggioranza bande di stranieri provenienti da Roma, sono tutte dislocate non lontano da Pettino quali San Sisto, Santa barbara e Santanza o Cansatessa forse perchè i più vicini all’imbocco autostradale.

I furti maggiormente importanti, comunque, sono stati commessi in centro storico subito dopo il sisma. E soprattutto nella zona intorno a via Roma ci sono state abitazioni depredate di opere d’arte di una certa consistenza. Molti residenti in quel periodo si sono lamentati per il fatto che i ladri si sono infiltrati nonostante il presidio dell’Esercito.

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