Il commercio digitale debutta in città Ecco i negozi virtuali

Sono soprattutto i giovani a puntare sulle vendite on line E dai dati del Comune emerge una lieve ripresa del settore

SULMONA. Sbarca anche in città il commercio digitale. Sono quattro le nuove attività di vendita on line registrate dall’ultimo bilancio del settore Attività produttive del Comune. L’e-commerce, l’ultima frontiera dello shopping in versione digitale, fa il suo debutto anche in città, coi giovani che recepiscono per primi le potenzialità del web. Le attività della cosiddetta new economy, realtà già consolidata nelle città più grandi e nelle capitali europee, conquista anche i commercianti sulmonesi di ultima generazione. A differenza di quanto si potrebbe credere, però, anche le attività di commercio elettronico sono tenute a rispettare regole e ad avviare la richiesta di nuova apertura negli uffici comunali. Secondo il bilancio delle attività produttive, sono complessivamente 42 le aperture nel 2015, di cui 30 nuove e 12 trasferimenti e sub ingressi; due in meno rispetto a quelle dell’anno scorso. In controtendenza le cessazioni che scendono dalle 37 del 2014 alle 29 dell’anno scorso. Un’inversione di tendenza che fa pensare a una lieve ripresa del commercio in crisi ormai da anni. E chissà che proprio l’e-commerce non sia il settore su cui scommettere per uscire dalla recessione del comparto, come già sottolineato più volte da Claudio Mariotti, presidente dell’Ascom Fidi-Ascom Servizi. Restano, invece, costanti e piuttosto alti i numeri relativi ai pubblici esercizi, che negli ultimi anni hanno rappresentato lo sbocco occupazionale per molti giovani o per i tanti rimasti senza lavoro con la chiusura delle fabbriche. Nel 2014 le richieste di nuove attività di questo tipo erano state 16, tre in più rispetto a quelle dell’anno scorso. La vera novità, però, resta l’impennata – con un certo ritardo rispetto ad altre realtà – dell’e-commerce. Le vendite on line sono l’ultima frontiera del commercio sulmonese, con nuove attività dedite soltanto a questo settore e sempre più negozi che affiancano store virtuali o profili sui social network per la pubblicità.

Anche se molto c’è ancora da fare rispetto al commercio, coi negozi che dovranno adattarsi una volta per tutte ai nuovi orari e alle mille opportunità offerte dalla concorrenza dei centri commerciali sempre più vicini e numerosi. La speranza è che tutti si adeguino a quei pochi che restano aperti anche di domenica e nei giorni festivi, quando il passeggio aumenta, così come la presenza dei turisti soprattutto lungo corso Ovidio.

Federica Pantano

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