Il Comune sospende gli operai-spazzini assenti per malattia
Braccio di ferro dopo la protesta, ma la città è più sporca Gli Lsu: ci ignorano, che vergogna. Goti: deciderà la giunta
SULMONA. Ex Lsu sospesi e lavoratori della cooperativa in stato di agitazione in vista dello sciopero del 6 giugno. Scatta il braccio di ferro sulla gestione del servizio rifiuti, con la città sempre più sporca e malandata. Inizia a creare problemi davvero seri l’organizzazione del servizio . La scorsa settimana 10 lavoratori socialmente utili su 14 si sono messi in malattia collettiva per avere risposte dal Comune sul loro futuro, perché ancora in attesa della tredicesima, dello stipendio di aprile e del rinnovo del contratto che scadrà a fine mese.
L’amministrazione, intanto, prende tempo e rimanda a casa gli ex Lsu che erano tornati lunedì al lavoro, in attesa della decisione della giunta. Il risultato dello stallo è una città con livelli di sporcizia e incuranza da record. Cartacce e rifiuti ovunque, in ogni angolo del centro storico come della periferia, per non parlare delle aiuole diventate selve incolte e pericolose per il traffico dei veicoli.
Gli ex Lsu difendono le loro ragioni. «Ci hanno sospesi» spiega Marco Siani «siamo senza parole per come stanno gestendo la nostra situazione. Noi abbiamo spiegato in tutti i modi che eravamo pronti a tornare a lavoro con una garanzia sul nostro futuro. Non solo non arriva alcuna rassicurazione, ma continuano ad ignorarci, è una vergogna. Noi non riusciamo ad arrivare a fine mese e nessuno si assume la responsabilità di fare qualcosa».
Gli Lsu sono giovani ex dipendenti che hanno perso il lavoro nelle vertenze del territorio e che sono finiti nelle liste di mobilità da cui il Comune ha attinto, come prevede la legge, per i lavori socialmente utili, prevedendo un’integrazione oraria e salariale sull’assegno dell’ammortizzatore sociale. «Chi è tornato al lavoro è stato rimandato a casa perché manca il rinnovo dell’impegno economico» conferma Roberto Leopardi «ci hanno lasciati in sospeso».
Dal canto suo l’assessore ai Servizi, Stefano Goti, che la settimana scorsa si diceva amareggiato, ora si mostra infastidito. «Valuteremo in giunta il da farsi» spiega «ma non è affatto detto che confermeremo l’impegno degli ex Lsu. Valuteremo se possiamo fare a meno di loro e se non sarà così possiamo anche chiamare altri lavoratori nelle liste di mobilità. Nessuno ha mai promesso loro un posto in Comune e non so da dove venga la loro richiesta di sicurezze sul futuro. Non ci sono proprio le condizioni per nessuna garanzia».
Federica Pantano
©RIPRODUZIONE RISERVATA