L'AQUILA

Il conservatorio “Casella” dice addio al maestro Razzi

Scomparso all'età di 90 anni, il musicista fu il primo docente di Composizione dell'istituto, di cui era stato tra i fondatori

L'AQUILA. Il conservatorio “A. Casella” dell’Aquila esprime il cordoglio per la scomparsa del grande compositore Fausto Razzi, venuto a mancare all’età di 90 anni.

Il presidente Nazzareno Carusi e il direttore Claudio Di Massimanotnio ricordano Razzi come un compositore di grande originalità musicale e di esemplare rigore intellettuale, allievo di Goffredo Petrassi, fu il primo docente di Composizione del conservatorio, di cui era stato tra i fondatori (1967).

Molto presente nei due decenni successivi nella vita musicale di L’Aquila, il maestro Razzi portò l’impegno umano e civile della sua personalità sia nella libera sperimentazione musicale sia nella pratica della musica rinascimentale e barocca (Gruppo Recitar Cantando), operando inoltre da protagonista nell’organizzazione di attività seminariali e concertistiche.

Tutta la sua opera vive di una profonda concentrazione sulle dinamiche interne del suono e del gesto strumentale, talvolta con uso di micro-intervalli musicali e inusuali sistemi di intonazione. Nel rigore di una ricerca estetica appartata rispetto alle tendenze più celebrate della modernità musicale, il maestro Razzi ha collaborato con Edoardo Sanguineti e altri importanti voci della letteratura italiana contemporanea, con significativi esiti di teatro musicale sperimentale, e va annoverato fra i pionieri della composizione mediante computer con collaborazioni importanti all’Università di Napoli (fine anni 1970) e al Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova (anni 1980).