«Il nostro affetto all’amico Di Marco Testa»

L’inchiesta di Tagliacozzo: solidarietà da un gruppo di politici guidato dal parlamentare Di Stefano

TAGLIACOZZO. Oltre alla solita frase fatta – «fiducia nella magistratura» – quello che arriva da un parlamentare, da un consigliere regionale e da vari sindaci è un vero atto d’amore nei confronti del sindaco di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa. Il primo cittadino dimissionario è stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta su una mala gestione negli appalti e negli incarichi nel Comune marsicano.

«Maurizio Di Marco Testa è un amico e una persona perbene», affermano i firmatari, tutti vicini al centrodestra, «un uomo e un amministratore che non si è mai risparmiato per la città che amministra, impegnato in prima persona per il rinnovamento della politica. A lui e alla sua famiglia vanno, in queste ore difficili, il nostro affetto e la nostra vicinanza. Abbiamo massimo rispetto e fiducia del lavoro della magistratura inquirente ed anche per questo auspichiamo che Maurizio possa dimostrare presto la propria estraneità ai fatti che gli vengono contestati». Le firme sono quelle dell’onorevole Fabrizio Di Stefano, parlamentare della Repubblica, Emilio Iampieri, consigliere regionale, Gianluca Alfonsi, consigliere provinciale dell’Aquila, Mariangela Amiconi, sindaco di Magliano de’ Marsi, Mariano Santomaggio, capogruppo Forza Italia ad Avezzano, Maurizio Bianchini, vice presidente regionale Forza Italia, Franco Ciciotti, sindaco di Capistrello, Mauro Tordone, sindaco di Balsorano, Quirino D’Orazio, sindaco di San Benedetto dei Marsi, Antonio Paraninfi, sindaco di Oricola, Pino Angelosante, sindaco di Ovindoli, Bruno Ranati, sindaco di Pereto, Luciano Camerlengo, vicesindaco di Rocca Di Botte, Nicola De Simone, assessore di Scurcola Marsicana, Armando Floris, consigliere d’amministrazione del Cam, e Pierluigi Pantalone, consigliere d’amministrazione Aciam. Giorni fa anche altri rappresentanti politici del gruppo “Coerenza e coesione” avevano espresso solidarietà al sindaco arrestato: Americo Montanaro, consigliere provinciale, Domenico Mariani, sindaco di Castellafiume, Lucilla Lilli, sindaco di Cappadocia, Domenico Palma, sindaco di Luco, e Mario Quaglieri, sindaco di Trasacco.

Per domani, intanto, si riunisce il Tribunale del riesame che dovrà esaminare le richieste di scarcerazione avanzate dai legali degli arrestati. Oltre a Di Marco Testa, luogotenente della Guardia di finanza, sono stati arrestati l’assessore Gabriele Venturini, l’architetto Carlo Tellone e il capo dell’Ufficio tecnico comunale, Gianpaolo Torrelli. Altri dodici sono gli indagati, fra i quali il vicesindaco Angelo Poggiogalle. Secondo le accuse, c’era una sorta di monopolio nella spartizione delle opere pubbliche. A detta della Procura lavoravano sempre gli stessi perché venivano sistematicamente aggirate le norme in tema di appalti pubblici.©RIPRODUZIONE RISERVATA