Il Pd: in Provincia stop agli staffisti

Per i consiglieri la scelta della giunta di fare 21 assunzioni a chiamata diretta rafforza la sfiducia nelle istituzioni

L’AQUILA. «La scelta della giunta provinciale, guidata da Antonio Del Corvo di assumere con chiamata diretta ventuno staffisti per gli organi politici rafforza l’avversione e la sfiducia dei cittadini verso le istituzioni e la politica in generale». Ad affermarlo, in un comunicato, è il gruppo consiliare del Partito democratico che nei giorni scorsi, dopo l’arresto del direttore generale della Provincia, aveva “invitato” il presidente Del Corvo a dimettersi.

«Ventuno cosiddetti “collaboratori” per sette assessori, un presidente di giunta e un presidente di consiglio. Una enormità e un’offesa al senso della misura e della sobrietà alla quale ci si dovrebbe attenere nell’utilizzare le opportunità che le leggi offrono, in particolar modo», aggiunge il gruppo del Pd, «in un periodo in cui ai cittadini si chiedono pesanti e insopportabili sacrifici.Ventuno staffisti che si aggiungono alle già numerose collaborazioni politiche, incarichi e consulenze varie attivate con altri strumenti, finalità e risorse come quelle derivanti dall’ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri, cioè fondi del terremoto. È fin troppo facile intuire che ventuno staffisti corrispondono pari pari al numero di assessori e consiglieri di maggioranza, con un metodo applicativo e spartitorio che va oltre il famoso “manuale Cencelli”, perché non scontenta nessuno: ognuno ha potuto indicare l’amico, il supporter elettorale e altro. Con la speranza e l’auspicio che non ci siano parenti o affini».

Per i consiglieri del Pd, «ciò sta a dimostrare che si può fare di tutto, con spregio della ratio della legge, con indecenza e arroganza per esigenze “clientelari”. Nello stesso tempo si mandano a casa precari storici che hanno svolto e svolgono da anni mansioni qualificanti ed essenziali all’interno dell’Ente. Si accampa l’alibi di risorse insufficienti a fronte della mancata riapertura di strade chiuse o franate e per mille altre esigenze e poi si trovano risorse per finalità molto dubbie. Chiediamo, dunque, al presidente Del Corvo e alla sua giunta provinciale», conclude la nota del Pd, «di resettare il sistema costruito in questi mesi, per ridare equilibrio e razionalità all’organizzazione complessiva dell’Ente, affinché lo choc provocato dall’intervento dei giorni scorsi da parte della magistratura non scivoli via inutilmente».

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