Il ritorno della fiera dell’Epifania: 400 stand invaderanno il centro 

Il mercato storico riparte dopo la pandemia. Capretti (Fiva): «Evento più sentito dopo la Perdonanza» Percorso ad anello dalla Villa comunale a viale Gran Sasso. Daniele: «Nessun banco davanti ai negozi»

L’AQUILA. Torna la fiera dell'Epifania. Dopo due anni di stop, a causa dell'emergenza Covid, L'Aquila si riappropria di una delle tradizioni più sentite e vive. Il centro storico, il 5 gennaio prossimo, sarà animato da quasi 400 bancarelle – tante le domande pervenute – che coloreranno un percorso ad anello che, partendo dalla Villa comunale, arriverà fino a viale Gran Sasso. «Siamo convinti che anche queste iniziative possano segnare un momento di rinascita per la città», ha detto il vicesindaco e assessore al Commercio Raffaele Daniele. Il Comune sta preparando con largo anticipo la manifestazione in collaborazione con la Fiva- Confcommercio, a cui è affidata la gestione dell'evento.
IL RITORNO
Andando a ritroso nel tempo, la fiera dell'Epifania è sempre stata un appuntamento molto atteso dagli aquilani e, negli anni d'oro prima del sisma 2009, ha visto anche la presenza di 650 banchi. Dopo 74 anni di edizioni ininterrotte, nel 2020 la manifestazione è stata cancellata a causa della pandemia. Stesso copione lo scorso anno, quando la fiera, già in allestimento, è stata sospesa per le normative del governo che ne hanno impedito lo svolgimento. Quest'anno si riparte, con rinnovato entusiasmo.
Quanto alla tradizione, non mancheranno i prodotti tipici della fiera come la piadina romagnola, un must della Befana aquilana, le olive pugliesi, il pane di Altamura, i dolci napoletani, legno intarsiato e giocattoli per bambini, oltre alle ultime novità nel pentolame e casalinghi.
IL PERCORSO
Già definito il percorso che sarà "ad anello" e abbraccerà viale Gran Sasso, via Castello, via Malta, via Tagliacozzo, via Zara, piazza Duomo, corso Federico II e la Villa comunale. Esclusi, dalla mappa del posizionamento dei banchi, i vicoli del corso, l'area di piazza Palazzo, San Bernardino e la Fontana Luminosa. «Un tracciato obbligato», spiega Daniele, «che non prevede la doppia fila di banchi e consente, in modo regolare e ordinato, ai visitatori di visionare i prodotti esposti, evitando calca e imbuti». E poi massima sicurezza, distanziamento tra gli stand, vie di fuga ben delineate, pattugliamento costante e quattro ambulanze con personale medico e paramedico posizionate nei punti strategici, pronte ad intervenire in caso di emergenza. La macchina organizzativa, allestita dal presidente della Fiva- Confcommercio, Alberto Capretti, e dal Comune è già in moto. Molto faranno le decine di volontari che, come di consueto, presidieranno l'intero percorso. «È già pronto il piano di sicurezza», afferma Daniele, «per scelta abbiamo deciso di non posizionare nessun banco davanti alle vetrine dei negozi: la fiera deve rappresentare un'opportunità anche per chi stabilmente anima il centro storico con le attività commerciali».
SFORZO ORGANIZZATIVO
Dietro la buona riuscita dell'evento c'è un grande sforzo organizzativo. «La fiera dell'Epifania dell'Aquila è una delle più importanti a livello nazionale», sottolinea Capretti, «e, forse, la manifestazione più sentita dagli aquilani, dopo la Perdonanza. Richiama moltissimi turisti e curiosi, anche da fuori regione. Una tradizione consolidata nel tempo, che non si è affievolita neppure dopo il terremoto, quando la fiera ha subìto un naturale ridimensionamento, ma non la cancellazione totale, a dimostrazione del forte radicamento nel tessuto sociale della città. Dopo due anni di fermo, siamo pronti ad una nuova edizione, ricca di interesse e novità per i prodotti in esposizione».
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