Impiegati per sei mesi e ora senza aiuti

L’appello di 60 disoccupati utilizzati dal Comune con i voucher: siamo disperati e senza futuro

AVEZZANO. Per sei mesi sono stati utilizzati dal Comune per lavori “accessori”, come la manutenzione delle strade, la pulizia del verde e lo sgombero neve. «I voucher lavorativi sono un aiuto per chi versa in uno stato di difficoltà economica» disse il sindaco Di Pangrazio. A febbraio dello scorso anno, il primo cittadino presentò l’iniziativa come un «modo per ridare “dignità” a chi ha perso il lavoro o non lo trova». A oggi, però, i 60 concorrenti che hanno partecipato al bando dei voucher lavorativi emessi dal Comune, si ritrovano di fatto per “strada”. «Siamo disperati» dice Roberto Sorgi, che alle scorse elezioni si presentò come candidato in una lista civica che appoggiava il sindaco Di Pangrazio. «Ci sentiamo presi in giro e adesso siamo arrivati al punto che nemmeno ci rispondono più al telefono». Sorgi fa parte del primo gruppo di persone che è stato preso a lavorare per sei mesi, così come stabilito dal bando, che poi ha dato vita a una graduatoria di 60 concorrenti.

«Ci avevano assicurato» va avanti Sorgi, «che ci sarebbe stata una proroga ma evidentemente non è così. Molti di noi hanno una famiglia e dei figli. Non sappiamo davvero come andare avanti ed è per questo che ormai da mesi bussiamo a tutte le porte del Comune. Possibile», incalza Sorgi, «che con tutte le cose che ci sono da fare per Avezzano non si può affidare a noi nemmeno qualche ora di lavoro? Potremmo occuparci di pulire le strade della città, le aree verdi come la pineta e piazza Torlonia, ma ci continuano a dire che non è possibile». Prima di essere messo alla porta dal sindaco, l’ex assessore all’Ambiente Crescenzo Presutti aveva proposto l’impiego di queste persone per occuparsi della pulizia della città e la cura del verde, considerato che il contratto con l’azienda che ha gestito i servizi per nove anni, da svariati mesi, è scaduto.

«Ho una bambina piccola» dice Angelo Di Matteo, un altro ex lavoratore, «prima mi seguiva un’assistente sociale. Ora non mi rispondono più nemmeno dai servizi sociali. Fortunatamente», conclude, «ho lavorato qualche mese con una cooperativa a Capistrello. Solo dopo questo lavoro mi sono accorto, tramite l’ufficio di collocamento, che con i voucher del Comune di Avezzano non siamo stati nemmeno mai assunti».

(m.t.)

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