Imu, niente proroga: scadenza il 16 giugno 

Unica eccezione le strutture ricettive di proprietà, gli altri pagano. Per i rifiuti prima rata posticipata al 30 settembre 

L’AQUILA. Imu, Tari, tributi locali. Come orientarsi nei pagamenti tenendo conto delle sospensioni, delle riduzioni e dei rinvii introdotti da governo e Comune a seguito dell’emergenza Covid?
IMU. Partiamo dall’Imu, che, con la legge di Bilancio 2020, è stata unificata alla Tasi (Tassa sui servizi indivisibili). Il decreto rilancio approvato dal governo lo scorso 13 maggio ha abolito il versamento della prima rata, in scadenza il 16 giugno, per alcune categorie di contribuenti, ovvero alberghi e strutture ricettive (residence, ostelli, b&b, agriturismo, pensioni, stabilimenti balneari ecc.). Unica condizione per poter usufruire dell’agevolazione è che i possessori degli immobili siano anche i gestori delle attività turistico-ricettive. Per quanto riguarda tutte le altre categorie, compresi dunque i contribuenti privati, le scadenze rimangono invariate, ricordando, naturalmente, che anche la nuova Imu non si applica all’abitazione principale, a meno che non si tratti di un immobile di lusso o di pregio, che rientra nelle categorie catastali A1, A8 e A9 (abitazioni di tipo signorile, abitazioni in ville, castelli, palazzi di eminenti pregi storici o artistici). Il pagamento deve avvenire con l’aliquota stabilita dal Comune per la seconda rata del 2019, mentre la seconda rata dovrà essere corrisposta con le aliquote che il Comune dovrà approvare entro il 28 ottobre. Qualora entro questa data non dovessero essere pubblicate le delibere, il Mef (ministero dell’Economia) ha chiarito che si applicherebbero le aliquote e le detrazioni vigenti per il 2019.
RIFIUTI. Per quanto riguarda la Tari (Tassa sui rifiuti), invece, il Comune ha posticipato il versamento della prima rata dal 31 luglio al 30 settembre. Le scadenze per i pagamenti delle tre rate, pertanto, diventano le seguenti: 30 settembre (data entro la quale si può comunque fare anche il versamento unico), 31 ottobre e 30 novembre. La consegna delle dichiarazioni per ottenere le riduzioni, sia sulle utenze domestiche che su quelle non domestiche, è stata prorogata al 30 giugno. Sempre in merito alla Tari, per le utenze non domestiche è prevista anche una riduzione in proporzione al periodo di inattività dovuta al lockdown. ALTRI TRIBUTI. Infine, nell’ambito delle misure adottate a sostegno delle attività commerciali, sono state introdotte novità riguardanti il Cosap (canone di occupazione del suolo pubblico) e il Cimp (canone installazione mezzi pubblicitari). Per il primo, è prevista una sospensione fino al 31 ottobre a fronte di un raddoppio delle superfici oggetto di autorizzazione, con velocizzazione e semplificazione del rilascio dei permessi. Per il Cimp, invece, è stata introdotta una riduzione del 25%.
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