In 10 mila a Rivisondoli per il presepe vivente/fotoil tenore Mazzocchetti canta vestito da angelo

RIVISONDOLI. Il vento gelido che nel pomeriggio è sceso sul paese non è servito a fermare la folla dei diecimila che ieri è arrivata in paese per assistere alla 61esima edizione del presepe vivente. E nulla ha potuto contro il calore che l'evento riesce a trasmettere. Anche oltre la fede. Erano da poco passate le 18, quando, il buio intorno e un silenzio surreale nella piana di Piè Lucente annunciavano l'inizio di un'altra edizione della Sacra rappresentazione. Momento più atteso, quello dell'annuncio della nascita del bambin Gesù, il piccolo Christian D'Amicone, 6 mesi. Insieme a lui, nella capanna riscaldata dal bue e dall'asinella Pepita, anche lei in "dolce attesa", il papà, Vito, nei panni di San Giuseppe. Nel ruolo di Maria, la 17enne Caterina Fioriti, di Gualdo Tadino. «Quando mi hanno scelta per questo ruolo», ha raccontato la ragazza, «confesso di aver preso la cosa un po' alla leggera. Poi, una volta indossati questi abiti, ho sentito tutta la responsabilità di un ruolo così importante».

Nel ruolo della madonna dell'Annunciazione e dell'Angelo della Capanna Ilaria Giontella e Jessica Gabbarelli. Oltre trecento i figuranti: nutrite delegazioni sono arrivate dal Certame della Balestra di Popoli e dal presepe vivente di Pacentro. Tra le novità dell'anno il finale affidato al tenore abruzzese Piero Mazzocchetti. Entrato in scena in costume da angelo e quasi sospeso sulla capanna, ha cantato "Astro del cielo". «Sono ancora emozionato dall'evento straordinario che si è appena concluso», ha detto, «un evento importante per l'Abruzzo e un'emozione irripetibile per me, anche perché è la prima volta che mi cimento in una manifestazione del genere, nella mia terra. Quindi mi sento doppiamente onorato di essere stato testimonial della 61esima edizione del presepe vivente di Rivisondoli».

L'organizzazione è stata affidata dall'amministrazione comunale a Giuseppe Lepore della "Geppy Produzione Spettacoli" e a Vincenzo Cannatelli. Soddisfatto il sindaco, Roberto Ciampaglia, che guarda già al 2013. «Per il futuro», ha detto, «intendiamo recuperare in maniera ancora più profonda la spiritualità di questo evento, tornando a scegliere la madonnina con una selezione che coinvolga Curia e associazioni cattoliche abruzzesi».

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