L’Aquila

Caos in centro all’Aquila: tubatura dell’acqua rotta, famiglie a secco e traffico in tilt

30 Aprile 2025

Guasto improvviso in città: strada chiusa e circolazione bloccata anche lungo via Vicentini e zone limitrofe. Di Gregorio (Gsa): «Gli avvisi dei lavori erano stati segnalati per tempo, operai impegnati senza soste»

L’AQUILA. Un getto d’acqua che ha sollevato l’asfalto, sventrato il marciapiedi e allagato viale della Croce Rossa fino a via Vicentini. È questo lo scenario che si è presentato ieri pomeriggio per la rottura di una tubatura dell’acqua in viale della Croce Rossa. Una rottura improvvisa, che ha lasciato senz’acqua mezzo centro storico, innescando polemiche e dure reazioni. Immediato l’intervento delle squadre della Gran Sasso Acqua, con la strada che è stata chiusa dalla Polizia municipale, che ha deviato il traffico con immediate ripercussioni sulla viabilità cittadina. Si sono infatti riviste le lunghe file al semaforo di via XX Settembre, file sempre presenti ma che, negli ultimi tempi, erano comunque abbastanza ridotte. Problemi per le famiglie, le attività commerciali di mezzo centro storico, con bar fermi per mancanza di acqua e problemi anche per l’edicolante di viale della Croce Rossa, costretto a far defluire via l’acqua. Su viale della Croce Rossa e giù in basso su via Vicentini si è riversata una valanga di acqua, mentre gli operai della Gran Sasso controllavano la funzionalità degli scarichi per impedire ulteriori e più gravi allagamenti.

ILGUASTO

La rottura ha interessato un “bicchiere” di raccordo tra due tubazioni della linea a media pressione dell’anello che circonda la città. Una conduttura abbastanza recente, i tecnici della Gran Sasso cercheranno di capire i motivi del guasto.

LA DOPPIA EMERGENZA 

A complicare la situazione, proprio per ieri mattina era prevista un’interruzione idrica che avrebbe dovuto coinvolgere, solo fino alle 18, alcune vie del centro storico. Motivo: la necessità di raccordare le linee coi sottoservizi in fase di realizzazione. I lavori erano stati segnalati alcuni giorni fa con i messaggi sui social della Gsa. Nel pomeriggio è arrivata però la nuova imprevedibile rottura, che ha interessato l’anello che circonda il centro storico, nei pressi della derivazione che da viale della Croce Rossa sale su viale Duca degli Abruzzi. Molti utenti che si aspettavano il ritorno dell’acqua alle 18, come previsto dal messaggio di qualche giorno fa, si sono invece ritrovati in serata con i rubinetti ancora a secco: previsione di ripristino alle 2 della notte.

LE PROTESTE

Notevoli ovviamente le proteste, soprattutto per quello che gli utenti indicano come un difetto di comunicazione da parte della Gsa. «Capiamo che i lavori si debbano fare», era il tenore delle proteste, «ma gli utenti vanno avvertiti per tempo e con sistemi capillari». In centro c’è anche chi sta promuovendo esposti contro il Comune e la Gran Sasso peri disagi causati dalla realizzazione dei sottoservizi che, a detta dei residenti, «vanno troppo a rilento. Ci hanno chiesto di tornare in centro, ma questa non è vita. Così non si può andare avanti».

LA RISPOSTA DEL GESTORE La risposta arriva per bocca del direttore Mario Di Gregorio. «Da quando sono alla Gsa»,ha spiegato, «è la prima volta che vedo una rottura su un pezzo di quel tipo. In città stiamo facendo lavori importanti per sostituire le linee vetuste, e una parte dei guasti è certamente colpa delle linee vecchie». Qualcuno immagina che le rotture possano essere causate dalle tensioni sotterranee generate dal terremoto. «Può essere», continua il direttore. «E se poi a questo aggiungiamo i lavori di ricostruzione, gli scavi, il passaggio di mezzi pesanti...». «Però posso anche dire che gli operai della Gran Sasso lavorano tanto. Pensate che l’ultima grave rottura, al Torrione, è avvenuta la notte tra il 24 e il 25 aprile. Gli operai hanno lavorato di notte e nessuno si è accorto che l’acqua mancava». Sulla mancanzadiinformazioni,poi, «i lavori programmati sono segnalati in anticipo sul sito internet dell’ente, i social, i giornali e le testate on line. Non è escluso che metteremo anche i cartelli, come fa ad esempio l’Enel», conclude Di Gregorio. «Ogni proposta èbene accetta».