Comunicato Stampa: ‘Un viaggio senza mappa’ di Barbara Fornasier

31 Luglio 2025


(Arv) Venezia 31 lug. 2025 -Il Vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Francesca Zottis, ha presentato oggi, a palazzo Ferro Fini, il libro di Barbara Fornasier ‘Un viaggio senza mappa’, 101 pagine.
Barbara Fornasier, appassionata di viaggi, racconta un suo viaggio metafisico che dal 2017 compie insieme a mamma Anna Maria e alla demenza frontotemporale destra. Un percorso che all’inizio è stato caratterizzato dalla rabbia, dal rifiuto e dalla solitudine, ma poi, passando per l’accettazione, è giunto all’acquisizione di una serena, ironica e amorevole convivenza.
Francesca Zottis, nell’introdurre la presentazione, ha sottolineato che “Barbara Fornasier è una donna come tante di noi, che ha amato e che ama tutt’ora viaggiare, è molto attaccata alla sua famiglia e alla libertà. Ma, ad un certo punto della sua vita, ha fatto irruzione la diagnosi, la malattia della madre, l’Alzheimer, che ha spinto l’autrice verso un nuovo viaggio...”.
“Dobbiamo dare voce a chi non ha voce. Quando si parla di servizi di domiciliarità, bisogna riflettere di più sugli strumenti di sostegno umano e psicologico, al di là di quelli farmacologici. Per riuscire a creare, per quanto possibile, pur nelle difficoltà oggettive, un ambiente familiare sereno, con la consapevolezza che le istituzioni sono vicine”, ha aggiunto Francesca Zottis.
PerAnna Maria Bigon(Pd), “dobbiamo essere consapevoli dei bisogni delle famiglie i cui cari sono affetti da demenza. Dobbiamo lavorare per tenere a domicilio il più possibile le persone non autosufficienti, ma c’è bisogno di sostegno, di sollievo, con il supporto di professionisti”.
L’autrice,Barbara Fornasier, dopo aver confidato che “la scrittura è stata sempre la mia passione”, ha spiegato che “la malattia di mamma, l’Alzheimer, è una patologia inguaribile, degenerativa, che non dà futuro, di cui le famiglie si vergognano ancora e che allontana le persone. Dopo la diagnosi, ho rinunciato alle mie tre passioni: non viaggiavo, non scrivevo e non leggevo più. Ad un certo punto, ho cercato di scuotermi, tornando a scrivere per raccontare cosa significasse stare con mia madre, il nostro percorso assieme, e per aiutare lei a spiegare agli altri, in termini semplici, la sua malattia”.
“Oggi – ha aggiunto Barbara Fornasier - le famiglie, i cui cari hanno l’Alzheimer o altre forme di demenza, sono abbandonate, lasciate senza risposte e aiuti. Desidero quindi che il mio libro possa essere ‘una coccola’ per le persone che sono affette da queste patologie e per i loro cari. Voglio ridare speranza a chi l’ha perduta. Invierò diverse copie del volume con una dedica: ‘se hai trovato questo libro, leggilo e poi regalo a una persona che ha la demenza’, affinché la mia opera possa arrivare a qualcuno, sconosciuto, che ne ha bisogno, per ricevere quell’aiuto che io non ho avuto. Bisogna pensare a percorsi di supporto per le persone con demenza e per i loro familiari, coinvolgendo e sensibilizzando le diverse componenti della società. Le persone ammalate non sono numeri, hanno età diverse e ci si deve interrogare su quali siano le loro reali esigenze”.

“Oggi, posso dire, rispetto alla condizione di mamma, che il nostro viaggio procede lentamente, ma bene… - ha spiegato Barbara Fornasier – Non mento. Credo che quando nella vita di una famiglia irrompe la demenza, si possono fare due cose: arrendersi o imparare ad accettare, nella normalità, una condizione anormale. Consci che dietro l’angolo ci saranno ostacoli sempre più difficili da superare ma che, nel frattempo, possiamo ammirare panorami che non avremmo mai pensato di godere”.

 

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