Inquinamento dei fiumi Scatta l’allarme rosso

I monitoraggi dell’Arta evidenziano la condizione pessima dei corsi d’acqua De Sanctis: «Gravissimi ritardi nell’apertura dei depuratori»

AVEZZANO. Scatta l'allarme inquinamento nei fiumi della Marsica. A rendere noti i dati dell'Arta emersi dai monitoraggi Arta è stato il Forum abruzzese dei movimenti dell’acqua secondo cui c'è l'urgenza di diminuire l'impatto dell'uomo sui corsi d'acqua e sulle falde non solo aprendo nuovi depuratori, ma evitando nuove captazioni e nuovi pozzi. Infine, è necessario abbandonate pratiche agricole troppo impattanti. Il problema riguarda principalmente i fiumi, ma anche le acque sotterranee su cui l'Agenzia regionale tutela ambientale riporta solo dati generici.

«Per quanto riguarda i corsi d’acqua i dati sono quelli relativi al monitoraggio del triennio 2010-2012, quello più recente a disposizione per valutare lo stato delle acque rispetto agli obiettivi di qualità da raggiungere entro il 2015 secondo la direttiva dell’Unione europea secondo cui tutti i fiumi entro quella data dovrebbero essere nello stato ecologico “buono”. La classificazione dei fiumi della Marsica è invece assolutamente distante da questo obiettivo e solo due stazioni di monitoraggio, quelle dei tratti superiori del Giovenco e del Liri, cioè vicino alle sorgenti, centrano l’obiettivo comunitario. Tutti gli altri fiumi sono nelle classi “sufficiente” (Liri corso intermedio, Giovenco corso inferiore), “scarso” (Imele tratto inferiore e Turano) o addirittura “pessimo” (Fosso La Raffia e Imele tratto superiore). Queste due ultime stazioni sono le uniche nell’intera provincia a presentare questo stato disastroso delle acque. L’Arta pubblica sul suo sito web anche un quadro dello stato di qualità delle acque sotterranee rispetto ai limiti di legge. «La situazione è disastrosa», afferma Augusto De Sanctis, responsabile del Forum, «è indispensabile colmare i gravissimi ritardi nella depurazione, che per diversi centri è addirittura del tutto assente. L’assessorato ai Lavori pubblici propone addirittura di portare al 2027 la scadenza per il raggiungimento degli obiettivi di qualità dei fiumi. A mio avviso non si farebbe altro che perpetrare la situazione di lassismo che ci ha portato a questa condizione pietosa nella Marsica che ha un impatto gravissimo sull’economia». De Sanctis denuncia, a titolo esemplificativo, la situazione di accumulo di enormi quantità di letame vicino a Ortucchio per centinaia di metri direttamente sul terreno con infiltrazioni di liquame. «Una condizione», conclude, «che difficilmente può essere definita una corretta pratica agricola». L'appello è anche alle forze politiche a lavorare seriamente sul Piano di tutela delle acque. Erano presenti Bianca Moricone e i consiglieri comunali Crescenzo Presutti e Mario Babbo.

Pietro Guida

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