L’albergo cambia pelle: è una casa per anziani

14 Febbraio 2016

In arrivo 120 posti letto, a gestire l’attività la cooperativa “Solidale” di Aimola Nell’organico previsti 6 infermieri professionali e 50 operatori sociosanitari

AVEZZANO. Apre ad Avezzano “La residenza dei Marsi”, che porterà il nome di San Bartolomeo. L’hotel dei Marsi, che ha chiuso definitivamente le porte al pubblico lo scorso 21 dicembre, a maggio riaprirà i battenti in una veste nuova e che promette tanti nuovi posti di lavoro. La struttura diventerà una residenza per anziani e accoglierà le richieste anche di fuori regione. A gestire l’attività sarà la cooperativa “Solidale” che fa capo all’omonima società, presieduta da Umberto Aimola.

Ormai spogliatosi già da diversi anni dalle vesti di politico (prima del 2000 è stato presidente del consiglio regionale e poi vicepresidente della Provincia di Chieti e successivamente nella giunta provinciale) Aimola è oggi un imprenditore di successo. Nella Marsica gestisce già la residenza “San Rocco” di Collelongo, diretta da Renzo Pagliai e che ha una sessantina di posti.

Ad Avezzano sono in arrivo ben 120 posti letto, dislocati su diversi piani. In camere singole, doppie e in mini appartamenti (le ex suite).

L’hotel dei Marsi, 112 camere, nacque ad Avezzano 17 anni fa. Una struttura molto grande, costruita dalla famiglia avezzanese Amatilli, che da qualche anno era passata nelle mani di Lucia Sorgi, avezzanese che vive tra la sua città di origine e Pescara. A fine dicembre Aimola, con la sua società, l’ha presa in affitto, con “la promessa” dell’acquisto, entro due anni.

L’albergo nacque con la vocazione di accogliere in città soprattutto manager, lavoratori pendolari e persone che gravitavano nel cuore industriale della Marsica. Basti pensare che, poco distante, si era insediata l’allora Texas instruments. Con la discesa a picco del mercato del turismo, penalizzato anche dalla crisi economica che ha colpito il settore industriale della Marsica, l’hotel non ha retto e la proprietà è stata costretta alla chiusura. A dicembre 2015 sono state licenziate 15 persone.

«Siamo pronti per l’avvio dei lavori che adegueranno i locali all’accoglienza degli anziani. Si tratta di interventi strutturali che non richiederanno tempi lunghi», spiega Aimola. «Per maggio contiamo di poter già accogliere una trentina di ospiti e di occupare un primo piano». «Le sale convegni del piano interrato e del piano terra», continua, «diventeranno un incubatore di studi medici e di professionisti che gravitano nel mondo sanitario del settore». Per quanto riguarda i nuovi posti di lavoro, l’imprenditore precisa che «avremo bisogno di almeno sei infermieri professionali e una cinquantina di operatori sociosanitari. Saranno poi aperte collaborazioni con professionisti esterni, come fisioterapisti e altre figure». Obiettivo aziendale è fare in modo che, per quanto riguarda l’accoglienza degli anziani, ci sia un’inversione di tendenza. E quindi non più viaggi fuori regione a caccia di strutture accoglienti e innovative, ma al contrario arrivo nella Marsica di tante persone anche di fuori regione.

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