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L’antimafia revoca nove patenti

Misura novità per evitare che si commettano nuovi reati

AVEZZANO. Niente più patente ai sorvegliati speciali della comunità rom di Avezzano. Il blitz delle forze dell'ordine è scattato ieri all'alba e ha portato alla revoca della patente per nove avezzanesi, tra cui tre donne. Il provvedimento è stato adottato alla luce delle norme del "Codice antimafia" che prevede, fra l’altro, anche delle restrittive misure di prevenzione patrimoniale.

In questo caso, però, i carabinieri della compagnia di Avezzano, coordinati dal capitano Michele Borrelli, hanno applicato misure restrittive legate al codice della strada. L'obiettivo è rendere difficoltosa ai rom pregiudicati l'attività criminale. L'operazione è stata portata a termine dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile. I carabinieri hanno individuato i sorvegliati speciali e ritirato la patente di guida a nove di loro, tutti appartenenti alla comunità rom di Avezzano. Si tratta di persone che recentemente erano state sottoposte alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale, per cinque anni, con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza. Oltre a non potersi allontanare da Avezzano, ora non possono neanche mettersi alla guida di un'auto. È la prima volta che queste normative vengono applicate in serie, cioè a un gruppo consistente di persone. L'obiettivo delle forze dell'ordine è quello di impedire l'attività criminale messa in atto nel territorio della Marsica utilizzando le funzioni che la legge mette a disposizione. La revoca della patente, provvedimento disposto su richiesta dei carabinieri dalla Prefettura dell'Aquila, secondo gli inquirenti marsicani limita ulteriormente i movimenti dei rom che hanno alle spalle dei precedenti penali.

Pietro Guida

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