furti in casa

L'Aquila, anziano raggirato da falsi agenti di polizia

Civita di Bagno, in tre entrano in casa dell’ottantenne fingendosi poliziotti e gli rubano la pensione

L’AQUILA. «Ci scusi, siamo poliziotti, stiamo verificando se ci sono stati furti in zona. Lei, per esempio, ha subìto qualche sgradevole episodio ultimamente? Ci faccia vedere i suoi soldi».

Tre persone ben vestite, due uomini e una donna, devono avere detto più o meno queste parole venerdì sera a un pensionato ultraottantenne di Civita di Bagno e a sua figlia di 60 anni spacciandosi per agenti della polizia in borghese, convincendo l’uomo a mostrare la pensione appena ritirata e sapientemente sfilatagli dalle mani. Il “blitz” nella casa dell’anziano signore è avvenuto intorno alle 20, con un modus operandi che fa pensare a un raggiro «studiato nel tempo», come spiega il dirigente della Volante Nicola Di Pasquale. Padre e figlia si sono trovati in casa i tre sconosciuti dai modi affabili, entrati grazie alla chiave inserita nella serratura esterna della porta d’ingresso.

Quando l’uomo si è accorto che non erano poliziotti, i tre sono scappati via con i mille euro della pensione chiudendo padre e figlia dentro casa. Subito chiamati, gli agenti della Volante hanno eseguito sul posto i primi rilievi per cercare di rintracciare i truffatori, tutti e tre italiani forse della zona, che conoscevano le abitudini della famiglia di Bagno. «Sono andati a colpo sicuro», spiega Di Pasquale. «Non si deve mai aprire la porta agli sconosciuti», consiglia il poliziotto, «e si deve evitare di dare credito a persone che si spacciano per avvocati, forze dell’ordine, medici. Di fronte a questi soggetti bisogna chiamare subito le forze dell’ordine». Altro consiglio, poi, «non lasciare la chiave alla porta». Ieri mattina è stata sporta una denuncia alla Procura della Repubblica.(m.g.)

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