L’Aquila e il Nono Alpini, una lunga storia
All’Adunata un reggimento di formazione, due compagnie di abruzzesi e le fanfare Julia e Taurinense
L’AQUILA. Le Truppe Alpine all’88ª Adunata. L’Aquila e l’Abruzzo sono terre di Alpini, con la presenza del 9° Reggimento, in cui è inquadrato il battaglione L’Aquila, che vanta il celebre motto coniato da Gabriele D’Annunzio: «D’Aquila Penne, ugne di Leonessa» (con riferimento a tre bacini tradizionali di reclutamento).
All’Adunata parteciperà un reggimento di formazione comandato dal colonnello Massimo Iacobucci, con la Bandiera di Guerra del 9°, due compagnie di Alpini abruzzesi e le Fanfare delle brigate Julia e Taurinense.
L’Adunata del 2015 sarà anche la prima del centenario della Grande Guerra e uno spazio importante della Cittadella sarà dedicato alla rievocazione, grazie al Museo Storico degli Alpini e al Gruppo Storico «Militaria 1848-1918».
Gli Alpini di oggi. Soldati di montagna per vocazione, oggi ci sono 11000 Alpini (le donne sono l’8,5%) provenienti da tutta Italia. Il Comando delle Truppe Alpine si trova a Bolzano, con a capo il generale di Divisione Federico Bonato. Gli Alpini sono presenti nelle seguenti regioni:Valle d’Aosta (Centro Addestramento Alpino) Friuli-Venezia-Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto (Brigata Julia); Piemonte e Abruzzo (Brigata Taurinense).
Le Truppe Alpine sono una risorsa per il Paese e per la montagna (sicurezza, soccorso, calamità naturali): oltre 250 interventi di rimozione di residuati bellici esplosivi condotti dal genio alpino, con centinaia di ordigni neutralizzati ogni anno; 2700 attività di soccorso sulle piste dei maggiori comprensori sciistici italiani; Servizio meteorologico per la prevenzione delle valanghe – Meteomont – svolto in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato e l'Aeronautica Militare (www.meteomont.org).
In prima linea nel soccorrere le popolazioni colpite da calamità naturali; per citarne alcune: Vajont (1963), Friuli (1976), L’Aquila (2009), Haiti (2010), Abruzzo (emergenza neve 2012), Liguria (alluvione 2014).
Per quanto riguarda l’impegno per garantire e ristabilire la sicurezza, la stabilità e la pace in Patria e nel mondo si segnalano l’Operazione Strade Sicure, Afghanistan, Kosovo, Centrafrica (missione conclusasi di recente) e a breve in Libano.
Dopo il sisma in Abruzzo, unità dell’Esercito – tra cui il 9° Alpini – hanno svolto l’operazione Gran Sasso per sorvegliare la zona rossa dell’Aquila, mettendo in campo circa 500 militari ed effettuando oltre 50.000 controlli.
Infine, per le Forze a carattere internazionale: la Brigata Julia ha in atto una partnership con Ungheria e Slovenia (Multinational Land Force), mentre la Taurinense ha recentemente costituito un Comando non permanente con gli Chasseurs des Alpes francesi e collabora nel campo della formazione con lo Staff College delle Nazioni Unite di Torino.