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L'Aquila, la nuova variante apre fra rotatorie e divieti

Siamo andati a vedere come funziona la nuova viabilità nella zona est che dovrebbe snellire il traffico in entrata e in uscita dal capoluogo

L’AQUILA. Cambia volto la viabilità nella zona est dell'Aquila. Due giorni fa L'Anas ha infatti aperto al traffico il nuovo svincolo alle porte di Bazzano, destinato a collegare la cosiddetta “superstrada”, (tecnicamente la bretella è denominata strada statale 684dir “tangenziale Sud dell’Aquila”), con la statale 17. Quanto la superstrada sia importante per la viabilità cittadina lo si era capito quando questa era stata chiusa e il traffico si riversava tutto sulla sottostante statale 17. Era già successo alcuni anni fa, quando la superstrada fu chiusa per mesi dopo che un camion che trasportava una ruspa aveva divelto uno dei cavalcavia, è successo alcuni giorni fa, quando il tratto finale della superstrada era stato chiuso per permettere agli operai di fare gli ultimi ritocchi in sicurezza. Da qualche giorno, quindi, gli aquilani sono alle prese con la nuova strada e la nuova segnaletica che presenta qualche carenza. Ad esempio, se un automobilista volesse andare a Paganica, a Onna, San Gregorio, o verso la funivia del Gran Sasso, la direzione da prendere non è immediatamente comprensibile. La strada principale oggi non porta più direttamente a Bazzano, come avveniva fino a qualche giorno fa, ma conduce verso una piccola rotatoria in mezzo alla campagna tra Bazzano e Monticchio, rotatoria su cui dovrebbe innestarsi il resto della variante i cui lavori non sono ancora iniziati. Il futuro tratto di strada è destinato a scavalcare il nucleo industriale di Bazzano ricollegandosi alla statale 17 subito dopo San Gregorio. Percorrendo la superstrada in discesa, partendo dall'Aquila, il primo dubbio è il limite di velocità. All'inizio c'è un cartello praticamente identico a quello delle autostrade, col divieto di transito per i motoveicoli di cilindrata inferiore ai 150 centimetri cubici (cmc), ai sidecar con cilindrata inferiore ai 250 cmc, ai pedoni e alle bici. Subito compare un limite a 70 chilometri orari, che subito dopo scade in quanto non viene replicato all'incrocio successivo. Poi compare un limite a 30, probabilmente rimanenza dei lavori, poi di nuovo a 70, poi a 40 sulle rampe in discesa. In fondo verso Monticchio c'è anche uno stop posizionato in pieno cavalcavia. Se per chi affronta la strada in discesa i limiti di velocità sono un rompicapo, molto più semplice è la situazione per chi percorre la strada in salita partendo dalla rotatoria tra Bazzano e Monticchio. Qui compare, infatti, un più consono limite a 90 chilometri orari. Scendendo, per arrivare a Bazzano bisogna percorrere una rotatoria posta proprio sopra al tunnel. Passando sopra si va a Bazzano, infilandosi sotto il tunnel si va verso Monticchio scavalcando la ferrovia. Un assetto a cui gli automobilisti dovranno abituarsi, e non è raro vedere auto che scavalcano la linea continua per rientrare dopo aver sbagliato corsia. Per quanto riguarda la sicurezza, a Bazzano è stata riasfaltata la rotatoria nata dopo il sisma e che aveva preso il posto del pericoloso incrocio in discesa teatro in passato di numerosissimi incidenti, anche mortali. Asfalto tutto nuovo anche sulla piccola rotatoria tra Bazzano e Monticchio e quella all'incrocio di Paganica, rotatorie famose, tra gli automobilisti, per l'asfalto scivolosissimo soprattutto con la pioggia.

Raniero Pizzi

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