L’Aquila, la Protezione civile coordina i sopralluoghi

Sala operativa aperta, squadre di volontariato pronte, sindaci allertati, sopralluoghi meticolosi nei centri più vicini all'epicentro delle scosse che hanno agitato la notte abruzzese

L’AQUILA. Sala operativa aperta, squadre di volontariato pronte, sindaci allertati, sopralluoghi meticolosi nei centri più vicini all'epicentro delle scosse che hanno agitato la notte abruzzese. Dopo le scosse del Frusinate delle 22,16 e quella del Teramano (a Pietracamela) di 3.7 avvenuta alle 2 di notte, il centro operativo della Protezione civile della Regione Abruzzo si è attivato. Il responsabile della Sala operativa del centro funzionale, Silvio Liberatore, spiega: «Abbiamo aperto la Sala operativa e chiamato tutti i sindaci delle zone in cui sono avventute le scosse a partire da quelli di Balsorano, Crognaleto e Teramo. Siamo in contatto anche con l'Ingv che ci ha comunicato i dati delle scosse. Sono state allertate le squadre di volontariato e le forze dell'ordine», prosegue. «Insieme stanno verificando che non ci siano stati danni nei centri abitati coinvolti dalle scosse. Attivate anche tutte le strutture operative di protezione civile».

«Per quanto riguarda Balsorano», spiega Liberatore, «si stanno effettuando sopralluoghi congiuntamente alla Prefettura dell'Aquila». Secondo l'Ingv si tratterebbe di «eventi non collegati tra loro». Pasquale De Santis dell'ufficio di presidenza dell'Ingv (Istituto nazionale di geologia e vulcanologia) spiega che «gli eventi registrati durante tutta la giornata di ieri in mezza Italia e infine, quello di 3.7 nel Teramano alle 2 di notte sono tra loro scollegati, in quanto interessano aree relativamente distanti tra loro».

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