L'AQUILA - ZONA ROSSAMacerie, vigili ed esercito a lavoro al via la rimozione tra le polemiche

Mezzi dei vigili del fuoco e dell'esercito a lavoro in piazza Palazzo. Polemiche le organizzazioni delle iniziative delle 'carriole': "Senza un criterio nello smaltimento si rischia di perdere materiale importante"

L’AQUILA.  Mezzi dei Vigili del fuoco e dell'esercito a lavoro per rimuovere le macerie nella zona rossa del centro storico, così come preannunciato dal ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo.

Le operazioni di rimozione e smaltimento interessano anche l'area di Piazza Palazzo, oggetto di interventi da parte degli stessi cittadini nel corso delle cosiddette mobilitazioni delle carriole. La cosa ha spinto alcuni comitati come il "3e32" ad intervenire in centro per monitorare la situazione.

Infatti Giusi Pitari, pro rettore dell'Università dell'Aquila e promotrice della cosiddetta mobilitazione delle 'carriole' è stata tra i primi a raggiungere questa mattina piazza Palazzo per monitorare l'intervento da parte dell'esercito e dei vigili del fuoco per la rimozione delle macerie nel centro storico. "Vengono in piazza per liberare non le macerie, ma le carriole. All'Aquila non esiste solo piazza Palazzo: ci sono nel centro altre decine di piazze. Andremo a liberarle tutte, partendo da San Pietro".

A seguito del suo intervento e della richiesta di spiegazioni da parte anche dei comitati cittadini tra cui il 3e32 sia il commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi, sia il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente sono arrivati in centro per discutere della cosa con i cittadini. "A loro - ha spiegato la Pitari - abbiamo subito fatto rilevare che nessuno è stato in grado di produrci un'ordinanza documentata per giustificare questa azione e lo stesso sindaco ci ha detto di non essere a conoscenza dell'avvio delle operazione".

Ma le perplessità dei cittadini riguardano non già la rimozione quanto lo smistamento. "Temiamo - ha spiegato Anna Lucia Bonanni - che spostando le macerie nei siti di stoccaggio senza criterio si rischi di perdere del materiale o delle masserizie private difficili poi da individuare. Per questo abbiamo proposto che le macerie venissero smistate sul posto".

Alle persone intervenute, una ventina di cui solo una piccola delegazione è riuscita ad entrare a Piazza Palazzo, il commissario Chiodi ha spiegato che le operazioni di smistamento vengono coordinate da due tecnici della Sovrintendenza e i materiali tra cui coppi, inerti, ferro e alluminio arrivano nei siti già divisi. Sul posto lavorano anche i tecnici dell'Asm e stanno operando una separazione in loco del materiale.

Gli interventi sono, oltre a Piazza Palazzo, su via Sallustio e a ridosso dell'area della Prefettura. "Non abbiamo nascosto nè a  Chiodi nè a Cialente - ha concluso la Pitari - le nostre perplessità di fronte ad una manovra che ha molto di sapore elettorale".

Il commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, commentando l'avvio dei lavori: "La rimozione delle macerie è ora partita in maniera sistematica, insisterà per un periodo purtroppo lungo e riguarderà tutta la filiera, a cominciare dalla progettazione dei luoghi di stoccaggio temporaneo". "La rimozione è partita da Piazza Palazzo perchè è il simbolo della città dell'Aquila ed è il luogo che al più presto deve tornare nella disponibilità degli aquilani". "L'Aquila non può essere lo stoccaggio provvisorio delle macerie soprattutto per motivi psicologici e ambientali. Dovranno essere liberate prima le piazza e poi le strade del centro storico".

"Ci siamo rivolti agli organi dello Stato ed ho coinvolto le Sovrintendenze e i carabinieri del nucleo ecologico e i vigili del fuoco". "Non dovrà accadere soprattutto quanto accaduto in passato: e cioè che le imprese che hanno fatto lavori di demolizione e puntellamento usino poi le piazze principali della città come aree di cantiere depositando i materiali di risulta. Questi dovranno essere selezionati a cura delle imprese, noi forniremo loro degli 'scarrabili' nelle zone strategiche della città dove poter conferire e successivamente prelevati dai mezzi per il trasporto nelle grandi aree di stoccaggio"