L’odissea di chi vuole riaprire in centro

Il fotografo Grillo: canoni d’affitto troppo esosi, spero in un proprietario che si dimostri etico

L’AQUILA. Tornare in centro. Sì, ma a quale prezzo?

Di fronte alla buona volontà dei commercianti e degli artigiani intenzionati a riaprire un’attività nella zona che, prima del terremoto, era il cuore pulsante della città, si erge lo scoglio degli affitti dei pochissimi locali disponibili, arrivati alle stelle. Tariffe che, da sole, basterebbero a scoraggiare anche i più volenterosi.

A rimarcarlo è Roberto Grillo, storico commerciante e fotografo aquilano, che interviene sul «rischio di desertificazione sociale dell’Aquila».

Grillo, in uno sfogo su facebook, parla della sua esperienza personale: «Ho chiesto informazioni per un locale commerciale di 32 metri quadrati, a cui si aggiungono cinque metri di soppalco. Per questo spazio, disponibile lungo corso Vittorio Emanuele, mi è stato proposto un affitto di 1.500 euro al mese».

Grillo, che prima del terremoto del 2009 aveva un’attività in pieno centro, su piazza Palazzo, di fronte ai portici del Liceo, non si scandalizza tanto per l’importo «che, forse, attività commerciali ad alta redditività possono permettersi», quanto «per la situazione in cui vengono a trovarsi gli artigiani che non possono, loro malgrado, spendere cifre così elevate».

Un deterrente al ripopolamente del centro e alla rinascita di una miriade di attività, chiude dopo il sisma.

«Devo sperare nel miracolo etico di un proprietario?», chiede Grillo, «oppure nei famosi 50 milioni per la ricostruzione immateriale del centro storico e delle frazioni? Ho la sensazione che quei soldi verranno utilizzati, ancora una volta, in maniera “elettorale”, rischiando di vanificare l’effetto salvifico che potrebbero avere».

Quello degli affitti a costi elevati è un problema sollevato, a più riprese, dalle associazioni di categoria, che hanno sollecitato l’applicazione di un tariffario calmierato.

«Vado avanti con la speranza di poter riaprire al più presto la mia attività in centro», conclude Grillo, «magari grazie ad un miracolo etico, di qualche proprietario di immobile che decida di concordare la locazione a prezzi ragionevoli».(m.p.)

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