La Chimera dei Marsi fa ritorno ad Aielli Il paese in fermento 

Il reperto, trovato oltre un secolo fa, è custodito a Perugia Verrà esposto dal 19 luglio al 25 agosto nella sede municipale

AIELLI. Dopo un secolo la Chimera dei Marsi torna, seppur temporaneamente, nel suo luogo di origine. Grande fermento ad Aielli per un evento unico e straordinario che vedrà il cimelio marsicano arrivare nel palazzo municipale di piazza Filippo Angelitti, dove resterà esposto al pubblico dal 19 luglio al 25 agosto, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 22.
Curiosi e appassionati di storia locale potranno finalmente ammirare dal vivo quel disco-corazza in bronzo, risalente alle fine del VII secolo a.C., divenuto negli anni simbolo della Marsica e del suo popolo guerriero. Oggi custodito nel museo di Perugia, il reperto fu ritrovato ad Aielli, intorno alle fine del 1800, in località Musciano-Cantoni. Secondo gli esperti faceva parte del corredo funerario di un principe marso. Il disco-corazza, o kardiophylax, era un accessorio tipico dell’armamento difensivo dei guerrieri dell’Italia centrale. In cuoio o metallo, dalla forma circolare o ovale, veniva indossato sul petto per proteggere il cuore in battaglia. L’oggetto aveva anche un importante valore simbolico volto a indicare lo status aristocratico del suo possessore. Questo spiega i ritrovamenti nelle sepolture di re e principi.
Secondo gli storici, la produzione metallurgica del disco-corazza si deve proprio alla Marsica, così come la prima incisione della Chimera: quel mostro di origine divina, narrato da Omero, con la testa di leone, il petto di capra e la coda di drago che lancia fuoco dalla bocca. Quel disco in metallo coniato nel Fucino, su cui era disegnato quel particolare animale fantastico, conferì all’oggetto una valenza apotropaica investendo il guerriero Marso che lo indossava di particolari poteri di vita o di morte.
«A più di un secolo dal ritrovamento», commenta soddisfatto il sindaco Enzo Di Natale, «quel pezzo di storia così importante torna nella sua Aielli».
La Chimera dei Marsi sarà esposta nell’ambito della mostra “Costellazioni archeologiche” insieme ad altri reperti notevoli come un’iscrizione con sentenza del II sec. a.C., un letto in osso del I sec. a.C. e una fibula in bronzo del VII sec. d.C. L’iniziativa è promossa dal Comune di Aielli, in collaborazione con Emanuela Ceccaroni della Soprintendenza archeologia dell’Abruzzo e Giovanna Visci dell’associazione culturale Libert’aria.
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